PROCESSO Ma il giudice non ammette le associazioni dei consumatori
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fonte:
- Il Giorno
Risparmiatori, banche e revisori tutti parti lese nel crac Parmalat
MILANO – Risparmiatori, banche e revisori tutti insieme come parti lese nel crac Parmalat. A decidere inaspettatamente l`ammissione come parti civili di migliaia di azionisti e obbligazionisti di Collecchio, ma anche di aziende come l`ex Grant Thornton e Bank of America, è stato il presidente della prima sezione del Tribunale, Luisa Ponti, nel corso del giudizio per aggiotaggio a Milano. Restano fuori invece le associazioni dei consumatori. Il giudice ha rinviato il processo al 12 gennaio. Tra le parti lese dal dissesto di Collecchio, entra dunque anche Bank of America. Una decisione che, precisa l`istituto di credito, “ripristina quello che è il vero ruolo della banca, di soggetto danneggiato“. Come ha ricostruito il difensore Greg Valenti, Bank of America aveva acquistato direttamente titoli per 138 milioni di dollari, e non poteva essere consapevole della situazione finanziaria del gruppo. Nelle scorse udienze il difensore di Tanzi, Gianpiero Biancolella, aveva invece contestato l`ammissione della banca, puntualizzando che le condotte degli ex tre funzionari Antonio Luzi, Luca Sala e Louis Moncada (tutti coinvolti nel crac) “non potevano avvenire se non con il colpevole silenzio e l`acquiescenza“ dell`istituto. La costituzione di Bank of America e Grant Thornton come parti lese – inattesa per la procura – rispettivamente nei confronti di tutti gli imputati e nei confronti dei propri dipendenti, non impedisce, però, che banca e revisore siano responsabili civili nel processo nei confronti dei risparmiatori. E` stata poi bocciata la richiesta dell`attuale ad di Parmalat Finanziaria, Enrico Bondi, di ammettere la società come parte civile nei confronti degli ex manager per mancanza di autorizzazione del ministero delle Attività produttive. Quanto ai risparmiatori truffati, la linea seguita dal Tribunale è stata quella di accettare la costituzione dei singoli, ma non quella delle associazioni dei consumatori. Immediata la levata di scudi: “Non è stato riconosciuto – lamenta Marco Mario Donzelli del Codacons – il ruolo che le associazioni di consumatori hanno da sempre in difesa dei risparmiatori, contro i soprusi delle banche e delle finanziarie“.
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