8 Maggio 2008

Processo Cobas, “L`Italia supera le quote da 13 anni“

SALUZZO. LATTE Ex senatore imputato Processo Cobas, “L`Italia supera le quote da 13 anni“

Udienza di otto ore per la lite tra pm e avvocati della difesa che volevano il rinvio Robusti torna al Parlamento europeo

Funzionari di Bruxelles ammettono irregolarità

SALUZZO Ha rischiato un nuovo clamoroso rinvio il primo processo ai Cobas del latte ripreso ieri a Saluzzo. Udienza fiume durata quasi otto ore, con giallo iniziale legato alla mancata notifica dello slittamento del dibattimento dal 5 al 7 maggio a uno degli imputati, Pierluigi Vicino, di Pinerolo (Torino). La difesa ha chiesto di far slittare tutto, contrari accusa e parte civile. Schermaglie e tensione in aula, poi il collegio di primo grado presieduto da Alberto De Alessandri ha deciso di stralciare la posizione del singolo allevatore in attesa di risolvere la questione formale. E il processo è proseguito con la deposizione di due funzionari europei, l`olandese Bridget Harrison Engwegen ed Emmanuel Petel, francese, della Direzione generale agricoltura di Bruxelles, interrogati dal pm Maurizio Ascione e dagli avvocati dei produttori sotto accusa. “Il sistema quote venne introdotto per evitare un collasso dei prezzi dovuto a eccesso di produzione – ha ricordato Petel -. Anche oggi, un singolo allevatore non può compensare da solo la propria produzione in meno o in eccesso, che si calcola per singola annata. E la decisione spetta esclusivamente allo Stato membro“. “L`Italia supera le quote ogni anno dal `95. E nel `99 chiese di abolire il regime comunitario – ha ammesso in aula Harrison Engwegen -. Per ottenere i pagamenti, in parte saldati con denaro pubblico, l`Ue riduce gli aiuti comunitari. Questo può fare incorrere il Paese in una procedura di infrazione perché l`aiuto di Stato non è lecito, ma finora non è mai accaduto“. Il processo per la presunta truffa scoperta da Procura e Finanza saluzzese dura dall`anno scorso. In 56 devono rispondere di nove capi d`imputazione, fra i quali l`associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e dell`Unione Europea e l`esercizio abusivo del credito. Secondo le stime della Procura, l`ammontare complessivo del raggiro supera i 240 milioni di euro. L`udienza preliminare si e` aperta mercoledì 7 febbraio 2007; è del successivo 9 maggio il rinvio a giudizio di tutti gli indagati. Il processo – il primo del genere in Italia – è iniziato il 10 ottobre scorso. Parti lese sono Coldiretti, Associazione regionale Produttori latte, Codacons, Confagricoltura, Cia, Piemonte Latte, Confcooperative, Comunità Europea, ministero per le Politiche agricole, Agenzia per le erogazioni in agricoltura e Regione. Prossima udienza il 12 giugno, quando verranno ascoltati i primi testimoni della difesa: il professor Alberto Germanò e il generale della Finanza Natalino Lecca, già nella Commissione di indagine sulle quote. Ieri mattina nell`aula al primo piano del Palazzo di giustizia di corso Roma è tornato il leader dei Cobas cuneesi Antonino Bedino, da un anno alla sbarra con altri 55 splafonatori. Fra gli avvocati difensori, in prima linea, anche Giovanni Robusti, di Torre de` Picenardi (Cremona). Robusti è fra gli imputati “eccellenti“ del maxi processo, e presto, da quanto si è appreso proprio ieri, dovrebbe tornare a sedere al Parlamento europeo per gli ultimi mesi di legislatura, dopo il forfait di Umberto Bossi fra i banchi della Lega Nord. Alle ultime elezioni era infatti risultato il primo escluso del Carroccio.

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