«Prima gli istituti, poi i clienti»
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fonte:
- La Padania
«La pessima notizia del congelamento delle dimissioni dell’ Abi e del “positivo” dialogo avviato tra Abi e governo e partiti della maggioranza, è di quelle che fanno rabbrividire». Parola del Codacons, secondo il quale «in pratica, nonostante le banche si siano pappate 116 miliardi prima e 139 miliardi dopo, senza ancora aver restituito un euro a imprese e famiglie, governo e Parlamento si starebbero apprestando a calare le braghe per l’ ennesima volta dinanzi alle banche, annullando la sacrosanta norma che azzerava le illegali commissioni bancarie». L’ associazione, alla vigilia dell’ incontro del premier Monti con i leader della maggioranza, ha chiesto al presidente del Consiglio «che ha già ceduto su farmacisti, avvocati, petrolieri, commercianti e tassisti» di mantenere fermo il punto «almeno nei confronti delle banche». Il Codacons annuncia inoltre la futura pubblicazione dei nomi dei parlamentari che voteranno per la reintroduzione delle commissioni bancarie a danno degli utenti, commissioni «illegali – sottolinea – che sono oggetto di class action dinanzi ai tribunali di tutta Italia». «È vergognoso che partiti e governo incontrino l’ Abi e si preoccupino di difendere gli istituti di credito, dimenticandosi dei clienti vittime delle banche – afferma il presidente dell’ associazione, Carlo Rienzi -. Abbiamo inviato una comunicazione urgente ai leader di Pd, Pdl e Udc, chiedendo un incontro volto ad illustrare ai politici le illegalità delle commissioni bancarie che si vorrebbero reinserire».
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