Prezzi trasparenti e addio ai cambi: ecco le prime eurovacanze
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fonte:
- Corriere della Sera
Le aziende: la valuta unica aiuterĂ il settore I consumatori: ora piĂą difficili le truffe
MILANO – Fino a qualche mese fa non avrebbe riscosso così tante simpatie. Adesso, però, ne sono convinti tutti, consumatori e operatori: l?euro aiuterĂ il turismo. La nuova moneta unica è il salvagente che traghetterĂ viaggiatori nostrani, tour operator e agenzie nel mare, finora in tempesta, del turismo comunitario. Le ragioni? Garantisce la trasparenza dei prezzi, agevola psicologicamente partenze e acquisti, elimina le variazioni improvvise del costo dei biglietti e riduce le possibilitĂ di truffa. «L?ingresso della nuova moneta favorirĂ le vendite sul prodotto Europa – sostiene fiducioso Giuseppe Boscoscuro, presidente dell?Astoi, l?associazione italiana tour operator -. Il solo fatto di partire senza dover cambiare i soldi e di essere in grado di stimare subito i servizi, trasmette piĂą tranquillitĂ a chi si mette in viaggio. Inoltre, sparisce il rischio che il costo di un viaggio cambi all?improvviso per la fluttuazione valutaria». Lo stesso ottimismo lo esprime Antonio Tozzi, presidente della Fiavet, la federazione che raggruppa 2.500 agenzie di viaggio con 3.500 punti vendita su tutto il territorio nazionale: «Nei Paesi aderenti al regime della moneta unica, l?euro non fa che semplificare le cose. Diventa immediato comparare i prezzi e non si ritorna piĂą a casa con un mucchietto di monetine inspendibili».
Chi vuol sapere se adesso viaggiare costerà meno resterà deluso. Non risulta, infatti, un decremento dei prezzi. Tuttavia di una modesta flessione, che gli addetti ai lavori smentiscono sia legata all?euro, si può parlare. Il gruppo Alpitour, per esempio, un anno fa a Pasqua proponeva su Parigi il pacchetto tre giorni e due notti più volo (escluse le tasse) a 336,21 euro, quest?anno a 326,70; la stessa formula per Lisbona è passata da 481,33 a 475,10 euro; per Vienna, da 428,65 a 383,45; è salito il prezzo su Madrid, da 448,8 a 467,64 euro. Una leggera, ma incoraggiante flessione la testimonia anche Olympia Viaggi, tour operator di Varese specializzato nelle destinazioni europee: tre giorni e due notti nei giorni di Pasqua ad Atene quest?anno costano 341 euro, l?anno scorso 360; ad Amsterdam 370, nel 2001 384; a Parigi 343, prima 350; Barcellona 374, costava 383. Anche se, assicura il titolare Francesco Deledda, «il calo è dovuto al fatto che un anno fa la festività cadeva a metà aprile, quando la stagione era più alta».
Dalla parte della nuova moneta si trovano, incondizionatamente, le associazioni dei consumatori. Questa volta, piuttosto che fare raccomandazioni ai viaggiatori, si sperticano in lodi per la neonata valuta: «Finalmente cesseranno le truffe», «non si spenderanno più soldi per i cambi», «si farà più attenzione alle spese», «la comparazione dei prezzi sarà immediata». Sono i commenti unanimi di Codacons, Movimento consumatori, Altro Consumo. Il suggerimento, da parte di tutti, è lo stesso: meglio viaggiare con carta di credito e controllare che il prezzo sia adeguato al servizio ricevuto. Anna Bartolini, presidente del Consiglio nazionale dei consumatori e unico membro italiano del Consiglio europeo dei consumatori, dà un?ulteriore dritta: «Adesso si possono fare le conciliazioni online . Così se un turista va in Portogallo piuttosto che in Francia e pensa di essere stato truffato, può rivolgersi a un?associazione dei consumatori locale che con il sistema eej-net contatta l?omologa in Italia e risolve subito la questione».
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