Prendeva il Lipobay: donna morta a Roma
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fonte:
- Il Messaggero
Prendeva il Lipobay: donna morta a Roma
La procura ha già aperto un?inchiesta per omicidio colposo. Il Codacons: indagare sulle case farmaceutiche
ROMA – Cresce il numero delle sospette vittime del Lipobay. Alla lista già lunga si è aggiunta ieri Aurora Rongione, 77 anni, di origine napoletana, morta a Roma, all?ospedale Sant?Eugenio, dove era stata ricoverata in conseguenza di una paralisi intestinale. Il decesso è avvenuto durante la notte, e in mattinata la procura di Roma ha aperto un?inchiesta per omicidio colposo. Per il momento il fascicolo è stato aperto contro ignoti e il pm Emanuele Di Salvo ha già disposto l?autopsia che, insieme alla cartella clinica permetterà di verificare se il decesso è da attribuirsi alla terapia a base di ciclosporine e Lipobay a cui era stata sottoposta.
Progressiva distruzione dei muscoli, blocco renale e intestinale: una sintomatologia che fa pensare all?uso della cerivastatina ritirata l?8 agosto dal mercato. Al punto che la nipote della donna aveva denunciato la situazione al Codacons subito dopo il ricovero della parente. Ma sarà la procura a stabilire la verità.
E nella Capitale c?è un altro caso sospetto: un uomo di 38 anni, ricoverato con le gambe ormai paralizzate dalla distruzione dei muscoli. Anche per lui ci sono verifiche in corso per stabilire la relazione tra i sintomi che presenta e l?uso del Lipobay. Mentre chiede un risarcimento alla Bayer Pietro Hoffer, un cinquantenne della provincia pavese che ha partecipato ad una sperimentazione del farmaco sotto accusa, coordinata dal Policlinico San Matteo di Pavia. La Bayer mi ha usato come cavia e ora deve risarcirmi», ha detto l?uomo che, dopo un infarto cominciò il trattamento con la cerivastatina. «Mi hanno detto che il farmaco mi avrebbe aiutato a stare meglio, ma in realtà dovevano essere ancora dimostrati i suoi benefici. Avrebbero dovuto invece spiegarmi che il Lipobay aveva affetti collaterali», denuncia il paziente che, dopo l?assunzione del farmaco accusò dolori muscolari diffusi e spossatezza generale. «Si trattava di un test nazionale – rispondono i medici del San Matteo – e i pazienti che vi aderivano erano consenzienti». Sulle richieste di risarcimento in caso di responsabilità interviene anche il Codacons, e ricorda che devono avvenire «entro tre anni dalla morte o dalle lesioni causate dal farmaco». E annuncia Carlo Rienzi, presidente del comitato in difesa dei consumatori, che domani chiederà alla procura di Torino «di allargare l?inchiesta alle case farmaceutiche che producono farmaci incompatibili con il Lipobay, laddove il foglietto illustrativo non fornisca un?adeguata informazione ai consumatori».
L?inchiesta di Guariniello al momento sta affrontando lo studio dei documenti acquisiti durante la trasferta romana di venerdì. Dovranno fornire gli elementi mancanti sui comportamenti in sede di ministero della Salute, di Commissione unica del farmaco e di dipartimento della farmacovigilanza.
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