7 Giugno 2011

Poste ancora in tilt: ore per un pacco

Poste ancora in tilt: ore per un pacco
 

Ancora code e disagi agli uffici postali di Firenze. Il sistema informatico degli sportelli, dopo il prolungato tilt dei giorni scorsi, sarebbe dovuto tornare perfettamente operativo a partire da ieri mattina. E invece, nonostante un leggero miglioramento, vari blocchi e rallentamenti hanno costretto i clienti a code estenuanti. Tanti quelli che, ancora una volta, hanno optato per andarsene: «Non posso aspettare ore per pagare un bollettino- ha commentato amaramente una signora uscendo dalle poste di piazza della Libertà – Anche a costo di pagare una mora, me ne torno a casa» . Grande imbarazzo anche tra i dipendenti degli uffici postali, pronti ad allertare i clienti ogni volta che il sistema accennava ad ingolfarsi. Avvisi a cui, puntualmente, sono seguiti gemiti di insofferenza da parte delle persone in fila. «Sono quattro giorni che vengo qui per ritirare la pensione – ha detto un anziano signore uscendo a mani vuote dalle Poste di via Firenzuola, zona Cure – Se continuano di questo passo non avrò neanche i soldi per comprare il pane» . Se in molti uffici postali le operazioni hanno proceduto a singhiozzo, in tanti altri sono state addirittura sospese. Gli uffici che hanno riscontrato meno problematiche sono risultati quelli in via del Mezzetta, via Pietrapiana, piazza della Repubblica, via Geminiani e Gavinana. E’ proprio qui che i funzionari di Poste, sia a voce che attraverso l’ affissione di cartelli, hanno invitato i clienti ad andare. L’ inevitabile conseguenza è stato un sovraffollamento di tali uffici. Oltre un’ ora di attesa in via Pietrapiana. Incredula una signora dopo il ritiro del suo biglietto: «Stanno servendo il numero 54 e io ho il numero 130. Perderò tutto il pomeriggio soltanto per spedire un pacco» . Storia simile in via del Mezzetta, uno degli uffici postali più battuti della città: «Stava andando tutto per il meglio, poi il sistema si è bloccato all’ improvviso e così ho rinunciato alla pensione» ha detto sconsolata un’ anziana signora. Tra i tanti uffici postali a cui dipendenti di Poste indicavano di rivolgersi, anche quello a Campo di Marte. Peccato che, una volta giunti sul posto, i clienti sono stati accolti dal seguente cartello: «Ufficio chiuso per rapina. Possibile riapertura alle ore 16» . «Questa è l’ Italia – ha commentato infuriato un cliente, bollettino alla mano – La rapina c’ è stata due giorni fa e ancora i locali sono inaccessibili» . Nel frattempo, Poste Italiane ha accolto la richiesta del Codacons di aprire un tavolo di conciliazione finalizzato a risarcire gli utenti danneggiati dai disagi informatici. Il meccanismo sarà analogo a quello avviato da Autostrade per indennizzare gli utenti bloccati dalle strade ghiacciate lo scorso dicembre. «Invitiamo i cittadini che nei giorni scorsi hanno avuto problemi con i servizi postali a conservare tutte le prove dei disagi subiti» ha spiegato il presidente Carlo Rienzi. Difficile, hanno spiegato da Poste Italiane, fare una previsione esatta sui tempi di ripartenza del sistema informatico. Pertanto, non è escluso che disagi possano ripetersi anche oggi.  © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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