Posta recapitata in ritardo, il Codacons Abruzzo lancia una class action
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fonte:
- PrimaDaNoi.it
Ne avevamo già parlato qualche settimana fa1 grazie alla segnalazione di un nostro lettore. Ma la situazione negli ultimi tempi non sembra affatto risolta e per gli sfortunati cittadini ci sono stati piccoli e gravi disagi. In alcuni casi segnalati a Pdn si è arrivati addirittura al distacco della linea telefonica «per morosità». In realtà gli utenti non avevano ricevuto alcuna bolletta da pagare.
Adesso «valutando insostenibile il disservizio generalizzato» in tutta la Provincia di Chieti lo Sportello Provinciale teatino del Codacons Abruzzo di Francavilla ha deciso di lanciare una Class-action contro l’ amministrazione delle Poste Italiane a favore dei suoi iscritti e di tutti coloro che vorranno aderire all’azione.
«Sono numerose le proteste e le richieste di tutela da parte di cittadini francavillesi che si vedono quotidianamente defraudati di un diritto sacrosanto qual è la consegna puntuale di plichi, bollette e quant’altro è di competenza dell’Ufficio Recapiti delle Poste di Chieti», spiega il vice coordinatore Regionale del Codacons Abruzzo, Vittorio Ruggieri.
L’azione si ritiene necessaria poiché fino ad oggi i responsabili delle Poste Italiane di Chieti, o chi per loro, nonostante le continue lamentele giunte dai cittadini, fatte anche a mezzo stampa, «non hanno dimostrato alcuna volontà di affrontare la situazione, a dir poco imbarazzante per le stesse Poste, in modo definitivo e risolutivo», denuncia l’associazione. «Eppure di tempo per agire ne hanno avuto e ne stanno avendo tutt’ora. Il succo del discorso è che le conseguenze dei deficit organizzativi dell’azienda – come per esempio, e dall’azienda stessa denunciato, la mancanza di personale addetto al recapito, cioè dei portalettere – non possono ricadere sui cittadini di un’intera comunità. I disservizi si stanno verificando, si è detto, da molto tempo, sia nei piccoli centri come nei grandi quali Francavilla, Ortona, Guardiagrele, Lanciano e via discorrendo». Lo sciopero, più che legittimo, svoltosi nel mese di ottobre da alcune sigle sindacati interni alle Poste, non ha fatto altro che acuire la situazione di per sé già catastrofica, in quanto anche in questo caso foglia non si è mossa per migliorare lo stato delle cose . “Il «Codacons – conclude l’avvocato Ruggieri – crede che sia arrivato il momento di adire le vie legali, convinto che l’azienda non può più trincerarsi dietro i soliti scarica barile».
Più precisamente la class action contro le poste sarà fondata sull’interruzione di pubblico servizio e sulla violazione dell’obbligo contrattuale di recapitare la posta a destinazione così come previsto dalla normativa di riferimento e dalla Carta dei Servizi. L’azione collettiva tutelerà i dritti di tutte le persone che aderiranno. Lo sportello provinciale evidenzia, infine, che l’attuale normativa sulla class action prevede che i consumatori e gli utenti che intendono avvalersi della tutela devono aderire all’azione di classe. La sentenza che definisce il giudizio, infatti, farà stato solo nei confronti degli aderenti.
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