20 Giugno 2006

Pordenone Alle private arriva l`ondata di studenti da Emilia e Sud

IL CASO Uno a zero per i candidati privatisti in trasferta da altre città tricolori, nell`esame di Stato 2006: il Tar del Lazio ammette la maturità in luoghi dove non si risiede. Battaglia vinta in tribunale dal Codacons che, fino all`ultimo, ha difeso il diritto di scelta libera sulla sede dell`esame: a Pordenone è in arrivo una nutrita pattuglia di candidati dall`Emilia e altre regioni del sud, per la prova di Stato, soprattutto nelle scuole non-statali. Tutto regolare. “Ci possono essere mille circostanze che inducono alla scelta di sostenere l`esame di Stato in una città diversa da quella di residenza anagrafica – indica il Codacons -. Necessità di famiglia, studio, salute, lavoro, tranquillità psicologica dell`anonimato per chi ha collezionato insuccessi a scuola“. Il rischio era di saltare un anno e il diploma, per i “foresti“ di Pordenone e dintorni. Il tribunale amministrativo del Lazio sdogana l`esame su tutto il territorio nazionali: i diplomandi in arrivo dalla penisola nelle aule del Noncello, si rilassano. Saltare l`esame e un anno di scuola? Sarebbe un salasso per il portafoglio. “L`iscrizione a un biennio, con l`obiettivo del diploma, nelle scuole non statali specializzate nel recupero anni, ha un ticket da fare girare la testa – confida un maturando privatista emiliano -. Intorno ai 6 mila euro pro-capite“.

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