Popolare Vicenza, la carica dei seimila
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fonte:
- Il Gazzettino
RISPARMIO TRADITO VENEZIA La carica dei seimila da tutt’ Italia. Il processo per il crac di Popolare Vicenza parte con il solito ingorgo di avvocati (circa 150 solo ieri i nuovi, alcuni giù in fila dalle otto di mattina), di carte, bolli e proteste fuori dal tribunale berico di circa 300 risparmiatori danneggiati. Ma il vero interrogativo per quello che si annuncia un procedimento monstre – e anche un grande affare che rischia di andare avanti per anni – è dove si celebreranno le udienze. Per quelle preliminari il tribunale di Vicenza si era attrezzato con due sale in diretta streaming con l’ aula principale, ma la capienza è ancora limitata rispetto alla possibile presenza di tutti i danneggiati che si sono costituiti. Il presidente del collegio giudicante Lorenzo Miazzi (giudici a latere Deborah De Stefano ed Elena Garbo) ieri ha già avvertito: prossima udienza il 15 dicembre sempre nel capoluogo. Poi si vedrà. Si parla di Padova, c’ è l’ idea di Mestre (aula bunker) ma c’ è il problema amianto che potrebbe obbligare ad altri spostamenti. «Si tratta del più grande processo, per dimensioni, della storia del Veneto», ha sottolineato il presidente del Tribunale di Vicenza Alberto Rizzo. Di sicuro la battaglia legale si annuncia lunga e irta per i due pm dell’ accusa di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falso in prospetto Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori. I difensori dei sei imputati – l’ ex presidente Gianni Zonin, l’ ex consigliere d’ amministrazione Giuseppe Zigliotto, gli ex vice direttori generali Emanuele Giustini, Paolo Marin e Andrea Piazzetta più il manager Massimiliano Pellegrini (l’ ex dg Samuele Sorato è stato stralciato per malattia), nessuno presente ieri in aula, sotto processo anche la banca per responsabilità amministrativa – sono pronti a dare battaglia come hanno già fatto nelle udienze preliminari, durate dieci mesi. LUNGA BATTAGLIA LEGALE Dall’ altra parte ci sono i legali dei risparmiatori azzerati, 119mila in tutto, ma nel processo sono entrati solo in seimila. Sempre un esercito che deve essere vagliato dal tribunale e assistito da centinaia di avvocati, ieri diligentemente in fila per ore per consegnare tutte le loro richieste di costituzione. E iniziare le prime schermaglie legali (ci sarebbero anche parti civili fantasma da verificare) in attesa di passare poi all’ esame dei testimoni, che potrebbero essere anche 200. D’ altra parte si tratta di un crac da miliardi che ha portato alla liquidazione coatta amministrativa di una delle prima dieci banche italiane. «Ci siamo ricostituiti parte civile e abbiamo fatto nuove costituzioni – spiega l’ avvocato Matteo Moschini del Movimento Difesa del Cittadino, circa 500 assistiti – c’ è chi ha chiesto di poter citare in giudizio Banca Intesa, la liquidazione della banca e la società di revisione Pwc. Ne sapremo di più nei prossimi giorni, c’ è da capire dove verranno celebrate le udienze del prossimo anno, si parla di Padova, di Mestre, ma c’ è molta incertezza per i problemi dell’ amianto. Il presidente del collegio giudicante intanto ha fissato al prossima udienza il 15 gennaio sempre a Vicenza». «Ci siamo costituiti per una decina di azionisti friulani della Popolare che rivendicano danni per un totale di circa sei milioni, con una famiglia che da sola ne ha persi quattro – commenta Carlotta Campeis, avvocato dello studio di Udine – famiglie rovinate soprattutto a causa di operazioni baciate o acquisti di azioni incentivati». «È importante la quantità delle costituzioni per segnare quanto è stato grave questo crac per i veneti – osserva Franco Conte, Codacons Veneto -. Resta il dato oggettivo del rischio concreto della prescrizione, l’ unica via per il risarcimento passa dalla buona politica, dai ristori che il governo e il parlamento possono mettere in campo. Per tutti e con indennizzi al 100%». Fuori manifestavano in circa 300. Dentro al tribunale molto si discute del calendario, con le difese degli imputati che non vedono favorevolmente l’ ipotesi di svolgere due udienze a settimana. La cadenza in grado di evitare la prescrizione. M.Cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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