Popolare di Bari, Perrazzelli: «Diventi spa in tempi molto stretti»
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
La trasformazione della Banca popolare di Bari in spa, parte dell’accordo quadro sottoscritto fra il Fondo di garanzia Fitd e Mcc per la ristrutturazione e il rilancio dell’istituto commissariato, «è molto importante» e rappresenta «un passaggio cruciale» che deve avvenire «in tempi molto, molto stretti».
Lo ha detto la vice direttrice generale di Bankitalia, Alessandra Perrazzelli, durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera sul decreto legge per il sostegno al sistema creditizio del Sud. Perrazzelli ha anche rilevato come sia «indispensabile», per procedere alla messa in sicurezza della banca e al rilancio, la conversione in legge del decreto.
«La decisione di realizzare un’acquisizione resta sempre tuttavia del vertice delle banche, la Vigilanza non può imporla. Ne è prova la circostanza che, come avviene in molti casi, anche per Tercas fu registrata un’altra manifestazione di interesse che non ebbe poi seguito».
Lo ha affermato la vice direttrice generale di Bankitalia, Alessandra Perazzelli, parlando della discussa acquisizione di Tercas da parte della Popolare di Bari durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera. Perrazzelli ha sottolineato che «l’operazione rispondeva, come ho già evidenziato, a prospettive strategiche e di sviluppo elaborate» dalla banca, e che «l’attivo della Tercas era stato analizzato dagli amministratori straordinari e sottoposto a una due diligence da parte della BPB in preparazione dell’operazione». L’alta dirigente di Bankitalia ha poi richiamato «eventi non prevedibili» che hanno modificato il quadro in cui la Vigilanza diede il via libera all’acquisizione: la decisione della Commissione Ue di qualificare l’intervento del Fitd come aiuto di Stato; la mancata trasformazione della Bari in spa; il basso prezzo (e le conseguenti retifiche) degli Npl dismessi nel 2016.
Il progetto di risanamento e rilancio della Popolare di Bari «è aperto al contributo di soggetti esterni: altre banche del territorio, investitori non bancari, partner industriali. È auspicabile che altri soggetti privati siano coinvolti nell’operazione, per contribuire a irrobustirla, in linea con l’obiettivo di rispondere ‘a logiche, criteri e condizioni di mercatò secondo quanto richiesto dal decreto e dalla Commissione europea».
Lo ha affermato la vice direttrice generale di Bankitalia, Alessandra Perazzelli, parlando della discussa acquisizione di Tercas da parte della Popolare di Bari durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera. «I Commissari straordinari della BPB – ha aggiunto Perazzelli – d’intesa con MCC e FITD, sono già al lavoro per individuare controparti potenzialmente interessate». Altrettanto importante è «la possibilità, che il dl assegna a MCC, di realizzare operazioni finanziarie, incluso l’acquisto di partecipazioni nel capitale di banche e altre società finanziarie, nella prospettiva di una loro ulteriore razionalizzazione».
LE PAROLE DI AJELLO -La Banca Popolare di Bari ha un peso «poco importante sul sistema» bancario italiano, con appena lo 0,73% dei depositi del sistema italiano. Tuttavia «rispetto alle singole Regioni, il peso cambia in modo significativo: in Abruzzo la quota di mercato è del 13% circa in termini di depositi e del 18% in termini di filiali», in Puglia del 9% e 7% rispettivamente, in Basilicata del 15% in termini di filiali, e “anche in Umbria ha un suo peso, così come in Molise».
Lo ha detto Enrico Ajello, commissario straordinario della Popolare, durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera. Ajello ha spiegato che tali difficoltà sono legate anche al fatto che, nonostante la vendita di crediti deteriorati, non è migliorato il NPL ratio dell’istituto di apri passo con quanto avvenuto nel sistema bancario italiano: «anche per un effetto legato al patrimonio, la cui riduzione ja limitato la capacità di erogare nuovo credito. Questo ha creato una situazione di difficoltà».
ASSEMBLEA PUBBLICA – Intanto il Codacons ha organizzato per sabato 11 gennaio, alle 17 nell’hotel Rondò di Bari, un’assemblea pubblica per «chiamare a raccolta tutti i risparmiatori» della Banca Popolare di Bari «interessati a tutelare i propri diritti e ottenere il rimborso dei risparmi andati in fumo». L’invito dell’associazione dei consumatori a «tutti gli azionisti e gli obbligazionisti che hanno subito in questi mesi dei danni di natura patrimoniale e non patrimoniale» è ad “attivarsi subito per entrare nel procedimento penale quali persone offese e, in futuro, quali parti civili richiedenti il dovuto risarcimento, nei confronti di tutti quei soggetti che risulteranno responsabili di comportamenti illeciti nella gestione della banca».
Il Condacons spiega che per «avviare l’iter risarcitorio è necessario che tutti i danneggiati chiedano subito alla banca una serie di documenti necessari ai legali per analizzare la loro posizione individuale al fine di valutare quali vie perseguire per ottenere il risarcimento del danno subito». L’associazione evidenzia infatti che «l’intervento del Governo anche se utile non è certo risolutivo del rispetto al diritto risarcitorio in capo agli azionisti e/o obbligazionisti» e «non può dare alcuna garanzia effettiva sul futuro della società».
L’INTERVENTO FIDT – «Speriamo che sia l’ultima banca di medie dimensioni ad avere bisogno di un intervento. Poi ci saranno altri istituti ma più piccoli». È il commento del presidente di Mediolanum Ennio Doris sul salvataggio della Popolare di Bari. «Sono d’accordo sull’intervento del Fitd con 700 milioni, cui noi contribuiamo col 2%, poi ci sarà l’intervento del Mcc di simile ammontare. Speriamo nel futuro della Popolare di Bari, per la quale poi ci sarà un’aggregazione» ha aggiunto.
MEDIOCREDITO CENTRALE – «La Banca Popolare di Bari, a seguito del processo di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione, rappresenterebbe per le imprese del Mezzogiorno una controparte seria e capace di finanziare le politiche di espansione e crescita e si candiderebbe a essere l’interlocutore ideale per tutte quelle realtà finanziarie che vorranno fare riferimento ad un gruppo solido e che possa affiancare i campioni nazionali nella crescita delle erogazioni nel Mezzogiorno e del relativo tessuto imprenditoriale ed economico».
Lo ha detto Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito Centrale, durante un’audizione alla Commissione Finanze sul dl 142/2019. «Il coinvolgimento da parte di Mcc nell’operazione – ha detto Mattarella – può, quindi, rappresentare il primo passo verso la creazione di un polo bancario radicato nelle regioni meridionali, in cui si valorizzi la sua vocazione di motore dello sviluppo economico».
CONSOB: CAPITALE RESIDUO PROBABILMENTE PERSO – Il patrimonio netto della Banca popolare di Bari, che al 30 giugno scorso era pari a 442 milioni di euro, «si deve presumere che a seguito delle perdite sia stato perso». Lo ha detto il presidente della Consob, Paolo Savona, durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera sul decreto legge per il sostegno al sistema creditizio del Sud. «Si parla di circa 70.000 piccoli azionisti. I bond subordinati sono pari a 291 milioni di euro, tutte le altre obbligazioni sono state già rimborsate», ha detto Savona.
Dunque – ha spiegato Savona – rimane un passivo di oltre 700 milioni da affrontare.
Savona ha precisato che la Consob ha insistito a fine anno per la diffusione di dati di bilancio aggiornati, ma che tale informazione non è stata resa pubblica per ragioni di stabilità di finanziaria.
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