Pop Bari, Codacons: «Agire per i risarcimenti»
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fonte:
- Quotidiano di Puglia
Più di 200, tra azionisti e obbligazionisti della Banca Popolare di Bari, hanno partecipato ad un incontro convocato ieri pomeriggio a Bari dal Codacons. Molti di loro hanno compilato e sottoscritto i moduli, che l’ associazione ha messo a disposizione, finalizzati alla costituzione di parte civile per ottenere il risarcimento del danno subito, in quanto truffati dalla banca, negli eventuali procedimenti penali in caso la magistratura accertasse responsabilità. «Gli azionisti devono agire per il risarcimento del danno, perché noi riteniamo che le azioni non aumenteranno di valore. L’ intervento del Governo servirà soltanto a salvare la banca, a evitare che fallisca, ma la posizione degli azionisti è critica» ha detto Antonio Scalioti, presidente regionale Codacons Puglia. Oltre all’ azione penale, come ha spiegato il vicepresidente nazionale dell’ associazione, l’ avvocato Bruno Barbieri, l’ altra strada è quella dell’ azione risarcitoria davanti all’ arbitro finanziario o ad un giudice civile. Barbieri ha poi risposto alle domande degli azionisti, impegnandosi a tornare per un nuovo incontro tra un mese e allora, come ha suggerito qualcuno in sala, «servirebbe noleggiare uno stadio». Sono quasi 70mila, infatti, gli azionisti della Popolare di Bari, commissariata un mese fa, ad aver visto i loro risparmi investiti in azioni poi svalutate fino quasi a zero e che oggi chiedono giustizia. In tanti, dicono, hanno ritirato i loro soldi dai conti della BpB e spostato le azioni in altre banche e annunciano che quando saranno chiamati ad esprimersi sulla trasformazione della banca in Spa «voteremo no». In settimana ci sono state le audizioni presso la Camera sul decreto-legge per il sostegno del sistema creditizio del Mezzogiorno. Il presidente della Consob Paolo Savona, riferendosi al patrimonio netto della Banca popolare di Bari, al 30 giugno scorso pari a 442 milioni di euro, ha detto: «Si presume sia stato perso, si parla di circa 70mila piccoli azionisti». Quanto ai bond subordinati «sono pari a 291 milioni di euro, tutte le altre obbligazioni sono state già rimborsate», quindi di quasi «750 milioni di euro da affrontare». Savona ha sottolineato che l’ accelerazione che ha portato al commissariamento della Popolare a dicembre è partita quando, nello scorso luglio, una società di revisione «ha sollevato dubbi sulla possibilità che la banca potesse sopravvivere». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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