Ponte Cittadella, si apre il processo per chi non ha reso sicura la città
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fonte:
- La Stampa
Il ponte Cittadella è stato abbattuto ma non si ferma, sebbene si sia ancora alle fasi preliminari, il processo a chi non avrebbe coordinato e programmato gli interventi per rendere sicura la città in caso di alluvioni definiti necessari dal Piano stralcio del ’95. Due gli imputati: Michele Presbitero (Milano) segretario generale dell’ Autorità del Bacino del Po dal 2002 al 2007 e Roberto Passino (Roma) che lo è stato dal ’95 al 2000. Per quest’ultimo è scattata la prescrizione da formalizzarsi il 19 gennaio quando si torna in aula per iniziare il dibattimento a Presbitero il quale nega sostenendo che, al limite, l’abbattimento spettava alla Regione. L’accusa per entrambi è di pericolo colposo di inondazioni in relazione all’omissione d’atti d’ufficio non essendosi «attivati celermente per far abbattere il ponte che genera pericolo di esondazioni». La causa è stata portata ieri davanti al giudice Catalano (Serenella Pittaluga parte civile per il Codacons, pm Parisi) e i difensori Gobbi e Villata hanno subito cercato di bloccarla con eccezioni di cui due respinte (trasmissione degli atti a Parma per competenza territoriale e affidamento del processo al collegio e non al giudice unico). Si è invece concordato sulla necessità di esaminare un esposto inviato a suo tempo da Sergio Kalcic, presidente dell’Associazione «Amici di Rovereto» e archiviato. Riguardava i «gravi ritardi della messa in sicurezza della città», le stesse motivazioni alla base di quello che ha poi dato origine al processo, presentato da lui, Graziella Zaccone Languzzi e Armando Mattana.
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