9 Settembre 2010

Polveri Tav in via Carracci, arriva la diffida del Codacons

Promessa mantenuta. Il Codacons, che qualche settimana fa aveva «minacciato» le istituzioni di muoversi con tutti i mezzi per veder riconosciuti i diritti dei residenti di via Carracci da anni alle prese con i rumori ma soprattutto con le emissioni nocive (pm10) del cantiere della Tav, ha inviato una diffida a Comune, Regione, Arpa e Ausl chiedendo tutte le informazioni sui motivi del rinvio della chiusura del cantiere Tav. Ma non solo: «Bisogna che le istituzioni e gli enti interessati- spiega il presidente del Codacons, Bruno Barbieri – dimostrino di aver fatto tutto quanto in loro potere per riattivare l’ Osservatorio ambientale: se risulteranno inadempienti, ci sono a nostro avviso gli estremi per fare un ricorso al Tar». Nei prossimi giorni il Codacons distribuirà del materiale informativo in via Carracci e solleciterà i cittadini a fornire all’ associazione ulteriori dettagli sui disagi subiti. «Estenderemo l’ informativa- continua Barbieri – anche tra i residenti di via Corelli».

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