Polizze auto, avanza la protesta
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fonte:
- Corriere della Sera
Il maggior aumento è del 108%. I Consumatori: ci sono punte selvagge, bisogna fare bene i conti
Raffica di telefonate alle compagnie dopo la diffusione dei dati sulle assicurazioni. Assalto a chi pratica le minitariffe Polizze auto, avanza la protesta Il maggior aumento è del 108%. I Consumatori: ci sono punte selvagge, bisogna fare bene i cont i Si chiama deregulation. Si traduce in caos. Generale, totale. La diffusione dei dati relativi agli aumenti delle assicurazioni per le auto ha portato, è vero, maggiore trasparenza sulle polizze. Ma al tempo stesso ha creato una confusione e un` agi tazione tali da non riuscire più a trovare il bandolo della matassa. Tra gli automobilisti, che non sanno più a che società rivolgersi. Tra le compagnie, che sono state subissate di telefonate, sia di richieste sia di proteste. Tra le tredici associa zioni dei consumatori, che faticano a trovare un` intesa comune per far fronte a una situazione che è degenerata. Tra i responsabili dell` Ania, l` Associazione che riunisce le compagnie assicurative, che parlano di «dati fuorvianti e limitati». Inso mma, ieri è stato davvero il caos. Al Sud (dove i rincari sono più consistenti) come al Nord (dove l` aumento ha inciso un po` meno). A Roma come a Milano. MILANO – Anzi all` ombra della Madonnina, tutto sommato, è andata meglio di quanto si t emesse. Nell` indagine dell` Isvap, l` istituto che vigila sulle assicurazioni private e di interesse collettivo, «ci sono alcune punte selvagge relative alla provincia di Milano», sottolinea Anna Bartolini, presidente del Consiglio nazionale consuma tori ed utenti. Con aumenti che arrivano fino al 108 per cento, come nel caso di Sicurtà 1879. «Ma nel complesso non è andata male. Gli automobilisti milanesi, oltre a fare bene i conti, devono solo stare attenti agli effetti disdetta delle compagnie ». Un modo per fare confusione nella confusione «obbligando l` assicurato ad accettare ogni tipo di condizione, pur di non restare senza copertura».
Aumenti contenuti, quindi, a Milano, anche perché la frequenza degli incidenti, per ogni cento assicu rati, secondo una statistica nazionale dell` Ania, si attesta sul 5,5 per cento, con un costo medio di poco superiore ai 3 milioni per sinistro. Più o meno in linea con la media nazionale. AUMENTI – A Milano la media degli aumenti «si è aggirata atto rno all` 8-10 per cento», evidenzia Alessandro Miano, presidente della sezione cittadina del Movimento consumatori. Vale a dire «dalle 50 alle 200mila lire», aggiunge. «Anche se non mancano punte fino al 50 per cento». Soprattutto per i premi che ris entivano maggiormente di sconti o agevolazioni e per i neopatentati. E proprio a riguardo dei più giovani, il Consiglio nazionale dei consumatori ha chiesto l` intervento del ministro dell` Industria Enrico Letta, per una situazione definita «inaccet tabile e penalizzante. Bisogna infatti fissare un tetto massimo per le tariffe delle polizze ai neopatentati, oltre il quale le compagnie non possono andare», sottolinea Anna Bartolini.
Rilevando anche come sia indispensabile mettere un freno «alla t endenza sempre più diffusa di molte associazioni a disdire polizze di chi non ha fatto incidenti e ha raggiunto la prima classe». Quella degli automobilisti più attenti e meno «remunerativi per i bilanci».
TRASPARENZA – Prezzi liberi, in libera concorrenza. Ma chiari. Era questo uno degli obiettivi che il ministero si era posto, dopo il blocco delle tariffe durato un anno. Blocco contro il quale si era dichiarata la Comunità europea e «che alla fine rischia di creare più danni che benefici», agg iunge Alessandro Miano. Il quale spiega che alcune compagnie «per motivi di marketing e per inserirsi nella piazza milanese, avevano congelato tra il ` 98 e il ` 99 le tariffe per un anno». A questo si è aggiunto il blocco nazionale di dodici mesi. « Due anni senza ritocchi. Quando si è data la possibilità di rivedere i costi, i rincari sono balzati alle stelle. Ma era prevedibile». Quello che contava sembrava comunque essere la trasparenza. «Certo, cifre e numeri chiari. Ma non era questo il pro blema di fondo», attacca l` avvocato milanese Marco Donzelli, presidente nazionale Codacons. Era necessario smantellare il cartello tra le compagnie: vale a dire l` accordo tra le parti per la gestione della politica dei prezzi («ovviamente al rialzo »). Accordo in contrasto con la liberalizzazione del mercato, che è stata peraltro punita a suon di undici zeri («700 miliardi di multa») dal Garante della concorrenza. «Ebbene la liberalizzazione avrebbe dovuto far ribassare i costi. Invece sono imp azziti al rialzo. Una situazione a dir poco assurda», dice ancora Donzelli. Sul pedale della trasparenza e dell` informazione spinge invece Anna Bartolini, annunciando «una campagna a 360 gradi, con l` attivazione di numeri verdi, call-center e la pu bblicazione di vademecum informativi». Innanzitutto a Milano, che potrebbe diventare città campione per il resto d` Italia. STRATEGIE – Un garbuglio di dati, percentuali, rincari. «Aumenti spesso rivolti non tanto all` acquisizione di nuove quote di mercato, di nuovi clienti. Quanto piuttosto legati a strategie di marketing a lunga scadenza», ammette Alessandro Miano. «Non sempre il settore Rc auto è conveniente per alcune compagnie». Perciò si gioca al rialzo dei costi al fine di allontanare il cliente. «Per avere la concessione le società devono comprendere le assicurazioni per auto, anche se non rientra nella filosofia del gruppo».
Quindi? «Quindi la compagnia assicura le vetture, ed è in regola con la legge, ma lo fa per pochi “intimi“, limitando così i rischi». Intanto all` Assicuratrice Edile di Milano, che figura essere la compagnia a cui spetta, assieme alla Allstate, il record delle minitariffe, ieri i centralini sono andati in tilt. «E pensare che su un fatturato di 40 miliardi, quello delle Rc auto è circoscritto a meno del 10 per cento», rilevano all` agenzia Righetti che fa capo alla compagnia di assicurazione. Lasciando intendere che non è questo un comparto per loro importante. «E poi all` inizio di maggio attueremo un rincaro delle polizze». Del 55 per cento. Davide Gorni LE COMPAGNIE Allstate: più efficienza si traduce in risparmio La compagnia più cara: la tedesca Bayerische Assicurazioni. La più economica: l` americana Allstate. Due gruppi, due filosofie di mercato. «E` vero che la nostra polizza è più alta delle altre, ma garantiamo una serie di sconti che ne riducono il costo», spiega Alessandro Melloni, direttore generale della Bayerische. Nella corsa al rialzo, la compagnia tedesca ha addirittura r ibassato i costi (-0,91%). Nonostante ciò l` assicurazione made in Germany resta la più alta a Milano. Differente la strategia della Allstate, a Milano da un anno. Come dice la direttrice Barbara Panzeri: «Abbiamo puntato su efficienza e qualità del prodotto. A parte la sede di Milano, sul territorio non abbiamo strutture. Inoltre abbiamo limitato al minimo la burocrazia». Il che significa «una riduzione dei costi». Nessun aumento, quindi, «né oggi né a breve termine, perché crediamo in un rappo rto aperto con il cliente, a cui offriamo 50 combinazioni di polizza». I CONSIGLI Controllare bene i prezzi Ma anche le garanzie Cosa fare? E` la domanda che tutti ora si fanno, per evitare di pagare a caro prezzo l` assicurazione dell` auto. E il primo consiglio è uguale per tutti. «Controllare costi e garanzie della polizza. Poi fare confronti», consigliano al Movimento consumatori di Milano. «E continuare a cercare, senza fermarsi alla prima porta», aggiungono al Consiglio nazionale consumato ri e utenti. Certo, orientarsi in un labirinto di classi, cifre e postille è tutt` altro che facile. Ma alcune accortezze sono indispensabili, oltre alla certosina pazienza di controllare le offerte delle varie compagnie. Bisogna fare attenzione al p rezzo, ma anche alle garanzie escluse (atti vandalici, assistenza legale, valori di furto e incendio). La disdetta, se l` aumento è superiore al tasso d` inflazione (1,7%), può essere richiesta con un telegramma e una raccomandata (meglio del fax). E ntro due giorni la compagnia deve consegnare l` attestato di rischio, che registra la classe maturata.
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