Polemica sul caos lombardo Fontana ora cambia “Aria”
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fonte:
- La prealpina
Dopo un fine settimana condito dagli ennesimi errori nel meccanismo di prenotazione dei vaccini, dalle sacrosante lamentele dei cittadini, dalle accuse «al veleno» della vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, e dalle denunce del Codacons alle Procure di Milano, Cremona, Como, Monza e Varese, il governatore lombardo Attilio Fontana ha deciso di «chiedere un passo indietro ai vertici di Aria». Che il destino del Cda della digital company della Regione Lombardia fosse ormai segnato, lo si era già capito nella mattinata di ieri, quando il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva tuonato: «Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata». Un anatema ben presto diventato realtà, dopo che al termine di un’apposita Giunta, in una conferenza stampa il presidente regionale Fontana ha dichiarato: «Ho chiesto ai membri del cda di Aria di fare un passo indietro, caso contrario azzererò lo stesso affidando all’attuale direttore generale Lorenzo Gubian la guida della società», sottolineando come «le situazioni di criticità come quelle che si sono verificate nel fine settimana offrono un’immagine distorta dei risultati che a oggi abbiamo raggiunto». disservizi informatici che si sono registrati durante la campagna vaccinale, recentemente a Como, Cremona e in Brianza, hanno creato disagi a molti nostri cittadini e inficiato il lavoro che tutti gli operatori, sanitari e non, che stanno impegnandosi con grande determinazione e professionalità nei diversi centri vaccinali» ha detto ancora il governatore lombardo. Immediate le critiche da parte dalle opposizioni in Consiglio Regionale, convinte che l’azzeramento di Aria «dimostri l’incapacità della Giunta» e che la Regione sia «in mano agli umori di Salvini». «Come al solito assistiamo all’ennesima falla gestionale di questa giunta da quando è iniziata l’emergenza con il conseguente scarico di responsabilità cui siamo ormai abituati. cittadini lombardi meritano persone con comprovata esperienza, professionalità, onorabilità e so- con la competenza e l’approfondita conoscenza di come funzionano gli appalti pubblici – è l’affondo della deputata lombarda del Movimento 5 Stelle Stefania Mammì -. Per questo Attilio Fontana e Letizia Moratti, invece di scaricare colpe sui disservizi continui provocati dalla loro gestione, dovrebbero assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa ai cittadini lombardi».
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