Plomiche sulla rete ferroviaria Udine-Tarvisio
- fonte:
- Il Gazzettino
La biglietteria della stazione, oltre al potenziamento della rete ferroviaria Udine-Tarvisio saranno al centro di un incontro in comunità montana, in programma per il pomeriggio del 29 marzo, dove l’assessore regionale Riccardo Riccardi si incontrerà con i comitati, gli amministratori della zona, e a cui sono stati invitati anche parlamentari e consiglieri regionali del territorio.
La notizia è emersa durante un recente dibattito telefonico avutosi a Radio Onde Furlane, a cui hanno partecipato i rappresentanti del comitato Giorgio Picco e Andrea Palese, oltre a Vito Claut del Codacons, il consigliere regionale Franco Baritussio (Pdl) e lo stesso assessore Riccardi in diretta telefonica. «In quell’occasione – ha detto Riccardi – spero di riuscire a dare una risposta ai pendolari per quanto riguarda la biglietteria della stazione».
Riccardi non si è sbottonato di più rispondendo ad Andrea Palese del comitato, che pure accennava alla possibilità che Trenitalia e Regione stessero lavorando "nel silenzio" per avere in stazione nuovi operatori, ormai mancanti da diverso tempo dopo che gli ultimi due dipendenti sono andati in pensione: lo stesso Palese ha pure ricordato che sono ben 250 al giorno le persone che utilizzano il treno passando per Gemona, cifre che potrebbero giustificare un certo tipo di investimento .
Nel corso della trasmissione, il comitato ha presentato alcuni dati relativi al sondaggio realizzato dallo stesso negli scorsi mesi, e che ha portato alla compilazione di 500 schede raccolte fra i viaggiatori da Tarvisio fino a Tricesimo. Relativamente alla chiusura della biglietteria in stazione e alla sistemazione di una elettronica, tale indagine ha dimostrato come i viaggiatori siano ancora legati alla presenza di operatori in "carne ed ossa": più del 50% oggi compra il biglietto nella stazione di Udine, il 18% nelle altre stazioni rimaste sul territorio, l’1% fra edicole, osterie ed esercizi che offrono oggi tale servizio, il 5% su internet, e solo il 3% utilizza la biglietteria automatica presente in stazione a Gemona.
Nel dibattito si è pure affrontato l’annoso problema dei costi della tariffa integrata Trenitalia-Saf, che in base ai dati raccolti non è apprezzata dal 70% di chi ha compilato il questionario, ma che nel territorio dell’alto Friuli rappresenta un surplus del 15% sul costo mensile del biglietto: sempre i comitati hanno pure calcolato che quelle entrate raggiungono i 20 mila euro, «una goccia – ha detto Andrea Palese – rispetto ai bilanci di Trenitalia». «Quello della tariffa integrata – ha detto Riccardi – è un problema serio, ed i pendolari fanno bene a sollevarlo. Io spero di riuscire a risolverlo, fermo restando che posso intervenire nella modulazione di modifiche solo quando mi trovo a rinegoziare un contratto. Ed ora non siamo lontani dallo scadere di contratti, per cui mi auguro di riuscire a risolvere la questione. Certamente, non possono permettermi di fare promesse populistiche sull’abbassmento dei costi del biglietto, perché non sono quelle che risolvono il problema».
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