Piove sul bagnato, anzi sul petrolio
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fonte:
- Il Messaggero
ROMA – Piove sul bagnato, anzi sul petrolio. Perché via via che aumenta vertiginosamente il prezzo del greggio, anche la spesa alimentare è destinata a crescere. E parallelamente le bollette di luce, acqua e gas. L`equazione in effetti non fa una grinza. Resta da verificare fino a che punto i costi sempre crescenti per produrre energia non diventino, di fatto, un`occasione per innescare nuove speculazioni. Qualora il prezzo del petrolio rimanesse intorno alle cifre attuali, ecco il quadro prossimo futuro che già da oggi è possibile disegnare. Spesa per il cenone di Natale per una famiglia di quattro persone: 121,11 euro (contro i 109,02 del 2006). Stessa cifra per la sera di Capodanno, per un totale di 242 euro, il 18% circa di una tredicesima media. Il calcolo è stato fatto dall`associazione dei consumatori Adoc su una spesa che comprende 400 grammi di salmone (17,16 euro contro i 15,60 del Natale 2006); 500 grammi di insalata russa (3,84 euro contro i 3,40 di un anno fa); 400 grammi di pasta fresca (4,65 euro contro i 3,90); 500 grammi di vongole (5,94 euro a fronte dei 5,40); una spigola da un chilo (23,15 anziché 20,90 euro); 300 grammi di insalata mista (1,41 contro 1,20); zampone (12,40 contro 11,20); 500 grammi di lenticchie (5, 10 contro 5 euro); 500 grammi di datteri (2,25 contro 1,90 euro); un litro e mezzo di vino (6,60 euro contro i 5,80); spumante (4,45 contro i 4,25); 300 grammi di torrone (5,60 contro 5 euro); un chilo di pane (3,30 euro contro 2,30); formaggio (9,21 euro contro 8,10 dello scorso anno). Tracciando questo sconfortante bilancio, il presidente dell`Adoc, Carlo Pileri, punta il dito sugli aumenti generalizzati di pane, pasta, pesce, carne, dolci, frutta secca e formaggi, a suo parere del tutto incontrollati. Fare la spesa di Natale costerà, quindi, l`11% in più. Addirittura fino al 15% in più (anche per i giocattoli) secondo Adusbef e Codacons: “Con i prezzi che lieviteranno di ora in ora“ avverte Carlo Rienzi. In poche parole dobbiamo aspettarci il rincaro dei rincari, per cui si può concludere che alla fine un chilo di pane (il cui prezzo medio da settembre è di 2,70 euro) finirà per costare a dicembre anche il 30% in più rispetto a giugno scorso e, a cascata, la stessa cosa accadrà per tutti gli altri generi alimentari. Ma sotto l`albero, oltre al panettone più salato, gli italiani troveranno anche aumenti per le bollette di luce e gas (+9 euro rispetto al dicembre 2006); per il pieno di benzina (+11,50 euro) e per i regali (+14 euro, ovvero 192 euro contro i 178 di un anno fa).
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