Pioggia di proteste
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fonte:
- Il Resto del Carlino
S E PER il Comune il caso parcometri si chiude di fronte ai numeri – con una sola macchinetta risultata effettivamente difettosa (quella di via Tre Febbraio) per il Codacons – al contrario, la vicenda ha ancora degli strascichi legati alle segnalazioni di moltissimi cittadini che in questi giorni recriminano «periodici e identici guasti in altre macchinette del centro storico verificatisi in passato». «In una posizionata vicino a via Farini e in un’ altra all’ angolo di piazza Roma, a due passi da un ristorante. Parcometri che nello stesso identico modo hanno fatto pagare i tagliandi per i parcheggi in orari che sarebbero dovuti essere gratuiti, come segnalato. Quello di via Tre Febbraio non è l’ unico caso». IL SEGRETARIO REGIONALE dell’ associazione in difesa dei diritti degli utenti, Fabio Galli, annuncia, a fronte delle telefonate di denuncia accumulate, che «dopo questa vicenda i nostri volontari controlleranno personalmente le colonnine per il pagamento del parcheggio. L’ assessore Sitta minimizza, ma per noi la vicenda è più seria, comprende altre macchinette e – dice proseguendo il segretario del Codacons – i cittadini che hanno buttato via i loro soldi in questo modo sono stati tanti. Vorremmo sapere quanto ha incassato la società Modena Parcheggi nell’ orario che va dalle 13 alle 14 e 30». IL SOSPETTO lanciato dal segretario provinciale del Nuovo Psi, Giovanni Bertoldi, trova in sostanza concorde il Codacons: «Anche noi – conferma Galli – sospettiamo che periodicamente alcuni parcometri, e non solamente uno, abbiano avuto lo stesso ‘ difetto’ . E’ questo l’ aspetto che il Comune non prende in considerazione. Per fare luce sul caso ci sarebbe bisogno dei risultati scritti delle verifiche fatte da Modena Parcheggi in questi giorni. Richiesta che abbiamo già mosso nei giorni scorsi, senza ottenere risposta. Il Comune poi non ha risposto nemmeno alle proteste dei cittadini che segnalano un aumento di controlli e multe troppo rigide nella zona di piazza Roma da quando sono subentrati i privati nella gestione del piano sosta». Pronti ad attivarsi, quindi, i volontari del Codacons: «Andremo nelle colonnine a vedere se funzionano correttamente. Se è complicato dimostrare gli altri casi denunciati dai cittadini – distingue Galli -, perché difficilmente qualcuno ha conservato i tagliandi che proverebbero i sospetti relativi alle altre macchinette, almeno ci attiveremo perchè non succeda in futuro la stessa cosa. E se dovesse accadere la documenteremo». SI PASSA POI a quello che è ormai diventato uno scontro con l’ assessore Daniele Sitta: «Lui minimizza – replica il segretario regionale -, e dice che sarebbe più importante parlare delle 35mila persone in cassa integrazione nel modenese. Io rispondo che se i cassaintegrati sono così tanti è anche grazie ai politici come lui che spendono e sprecano i soldi pubblici per costruire rotatorie con monumenti al nulla come grappoli d’ uva e carrozze. Politici che invece di investire denaro pubblico per diminuire le imposte che gravano sulle spalle dei cittadini, sprecano denaro – termina Galli – in questi progetti inutili».
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