Pio e Amedeo a scrocco in Cina, e il Codacons si scaglia contro Emigratis
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fonte:
- Ilsecoloxix.it
Rosaria Corona Genova – Irriverenti, sarcastici e sboccati fino all’inverosimile. La comicità sopra le righe del duo comico foggiano, composto da Pio D’Antini e Amedeo Grieco, ha conquistato la seconda serata del lunedì sera. Almeno in Rete, guadagnandosi un post tra i trend topic di Twitter, con Emigratis 2 .
Nella quinta puntata dello show satirico, Pio e Amedeo sono sbarcati in Cina: qui, dopo aver scroccato pranzo e camera d’albergo a Ciro Ferrara, allenatore, ora esonerato dello Wuhan Zall, si sono fatti regalare da Graziano Pellè, l’attaccante in forza allo Shandong Luneng (ricordato per il celebre gesto del cucchiaio e quel rigore sbagliato in Italia-Germania agli Europei) una crociera per le loro mamme e hanno addirittura fatto irruzione al concerto di Max Gazzè a Shanghai, salendo sul palco e cantando con lui.
Dopo lo scrocco, i due comici pugliesi si sono lanciati nella loro missione: frenare l’invasione dei cinesi, screditando ai loro occhi l’immagine dell’Italia tra esilaranti gag e i soliti e volgari tentativi di rimorchio con becere battute rivolte alle passanti per strada. Una comicità trash che la maggioranza del popolo del Web ha gradito:« L’unica gioia del lunedì è #Emigratis !!#Pio&Amedeo mi fanno morire dal ridere», ha commentato un utente; «Sono innamorato di Pio e Amedeo, follemente!», ha aggiunto un altro.
E ancora: «L’arte dello scrocco di Pio e Amedeo come nuovo movimento d’avanguardia». Non tutti però apprezzano. A scagliarsi contro il programma in onda su Italia Uno è il Codacons che lo mette sotto accusa per uno spettacolo eccessivamente volgare, intriso di sessismo e stereotipi, chiedendo addirittura a Mediaset di eliminarlo dal palinsesto: «Il caso-Perego ha riportato al centro delle cronache il tema del sessismo e di una rappresentazione mortificante e arcaica della donna in Tv: un tema importante ma estemporaneo, episodico, troppo spesso circoscritto. Di sessismo sul piccolo schermo si parla solo a fasi alterne, con “casi esemplari”che – quasi sempre – si esauriscono in un attimo», sostiene l’associazione a difesa dei consumatori che accusa Emigratis di mettere in scena «una caricatura dell’italiano medio: esagerato, volgare, improponibile».
Secondo il Codacons, «le puntate del programma – marciando sugli stereotipi dell’italiano ignorante e molesto – superano il confine della volgarità ‘liberatoria’, specialmente nei confronti del mondo femminile, e toccano vette di sessismo finora ineguagliate. I due protagonisti, circolando per le strade, apostrofano le donne (straniere, e quindi impossibilitate a rispondere) con termini indicibili, l’allusione sessuale è costante e spesso violenta: le molestie verbali in strada – oggetto di tante campagne di sensibilizzazione – sono a quanto pare una delle colonne portanti del programma».
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