Pil all’ 1,1% e meno disoccupazione
-
fonte:
- l`Adige
ROMA – Crescita leggermente superiore all’ 1%, meno disoccupazione, consolidamento dei consumi e ripresa più decisa degli investimenti. Ma per vedere i prezzi al consumo invertire definitivamente la rotta della deflazione e tornare a crescere, seppur di poco, ci vorranno ancora dei mesi, verosimilmente fino all’ autunno. Sono queste le principali variabili sulle quali si fonderà la congiuntura italiana quest’ anno, secondo quanto stima l’ Istat nel suo rapporto sulle prospettive per la nostra economia nel 2016 diffuso ieri.Secondo il Codacons è però un ottimismo eccessivo e ingiustificato quello dell’ Istat. Afferma il presidente Carlo Rienzi: «La deflazione ha rag giunto livelli preoccupanti (0,5% ad aprile) e la domanda interna è stagnante. I consumi sono sì ripartiti, ma molto lentamente e dopo 7 anni di continui tagli da parte delle famiglie, che hanno ridotto gli acquisti per 80 miliardi. La realtà è che gli effetti della crisi sono ancora presenti in Italia, e la deflazione record è un campanello d’ allarme che non può essere ignorato. Le previsioni Istat sono quindi improntate a un ottimismo eccessivo che si scontrerà con una realtà ben più amara». Dello stesso avviso la Cgil: «Previsioni Istat auspicabili, ma difficilmente realizzabili senza un vero cambiamento della politica economica nazionale ed europea».
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- ECONOMIA & FINANZA
-
Tags: Carlo Rienzi, deflazione, disoccupazione, Istat, pil