6 Maggio 2011

Più incentivi, meno oneri e un pacchetto lavoro per il Sud

Più incentivi, meno oneri e un pacchetto lavoro per il Sud
 

ROMA – Meno oneri e più incentivi: il decreto Sviluppo (10 articoli in tutto) passa il vaglio del Consiglio dei ministri e si appresta ad intraprendere il percorso parlamentare durante il quale dice il ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti, potrà essere in parte modificato. Un provvedimento quasi a costo zero («non usiamo il motore del bilancio» dice Tremonti) ma che consentirà – ribadisce il ministro della Pa, Renato Brunetta, un risparmio complessivo per famiglie ed imprese di 12 miliardi. Alcune precisazioni tecniche arrivano a smorzare il dibattito di questi giorni: le spiagge – dice Tremonti – non saranno privatizzate ma ci saranno concessioni per 90 anni. Ma gli ambientalisti insorgono. Legambiente parla di nuovo «piano casa» perchè «sulle aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti, queste possono essere mantenute». Il Wwf Italia accende un allarme per il pericolo lungo quasi un secolo. Di tenore opposto il sindacato dei balneari della Confeesercenti (Fiba) che parla di «positiva novità» mentre il Codacons teme «un grande piano di cementificazione del territorio». Ma le misure previste sono tante. Viene detto basta all’ eccesso di controlli fiscali. Gli uomini del fisco rischiano addirittura sanzioni. E arriva l’ autorità per l’ acqua («si cerca di delegittimare il referendum», dicono i detrattori). Salta invece dalle prime bozze la norma su Bankitalia per i bonus ai manager. C’ è invece un nutrito pacchetto occupazione anche se il credito di imposta per le assunzioni a sud non sarà più 300 euro ma sarà calcolato in modo diverso, ma per la leader Cgil, Susanna Camusso, non fornisce risposte ai problemi dell’ occupazione e della crescita. A Confindustria piacciono invece le norme sulle semplificazioni. Intanto sia il ministro Tremonti che il premier, Silvio Berlusconi, dribblano in conferenza stampa a Palazzo Chigi la domanda sulla necessità o meno di una manovra da 7-8 miliardi: «non ne abbiamo parlato» si limita a rispondere Tremonti. «Il mio vocabolario è abbastanza ristretto, – scherza invece Berlusconi – manovra è una parola che non capisco…». Poi Berlusconi torna a lodare l’ azione del ministro che nella correzione dei conti pubblici ha realizzato una «mission impossible».

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