Più controlli contro la stangata d`autunno
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fonte:
- Gazzetta di Modena
“Più controlli contro la stangata d`autunno“ Già iniziati gli aumenti ingiustificati: “le autorità intervengano e puniscano“ Più controlli sui prezzi con relative multe ai commercianti, anche nella nostra città, da parte delle autorità preposte e poi maggiore accortezza nello spendere, sia quando si va a fare la spesa che quando si scelgono banche, assicurazioni, compagnie telefoniche. Sono le uniche armi a disposizione dei modenesi con cui cercare, almeno, di limitare i danni, che si preannunciano pesanti, sul nostro bilancio familiare a partire dall`autunno. Sono le indicazioni che arrivano dalle associazioni di consumatori di fronte alle nuove impennate di prezzi. Le prime avvisaglie ci sono già, secondo Fabio Galli del Codacons, tanto per fare un esempio, in alcuni centri commerciali di punto in bianco il latte è aumentato del 7,5% in pochi giorni. “Aumenti del tutto ingiustificati che godono di assoluta carenza di controlli in materia“ spiega Galli. Ma accanto al latte, rimanendo in campo alimentare, saranno dolori per altri alimenti immancabili sulle nostre tavole, pasta e pane su tutti. Si parla di 20% in più. I dati del Servizio Statistica del Comune, riferiti a mese di giugno, parlano di pane aumentato del 3,3% nel corso dell`ultimo anno, la pasta di grano duro è invece cresciuta mediamente del 2,9%, ma ci sono incrementi anche per altre voci: dalla carne suina al petto di pollo, dal caffè tostato al burro… Di fronte alla prospettiva di speculazioni in arrivo, alcune associazioni di consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori) hanno deciso di organizzare per il 13 settembre una protesta nazionale che vedrà i loro rappresentanti manifestare in alcune piazze italiane, Modena compresa, regalando pane e latte ai cittadini, oltre a materiale informativo, per dimostrare che gli aumenti non sono frutto di reali esigenze ma solo di speculazioni ingiustificate. “L`intento è duplice – spiega Galli – intanto riportare l`attenzione delle autorità preposte su un problema che tocca gli italiani e colpisce in modo pesante le fasce più deboli. Secondariamente vogliamo aiutare i cittadini a difendersi o, meglio, a “limitare i danni“ con consigli utili. La pasta è stato presa come alimento simbolo, ma saremo colpiti anche su libri, benzina, trasporti, acqua, luce, gas“. Preoccupazione per il caro-prezzi anche da Federconsumatori. “Ci saremo anche noi in questa protesta – spiega Zanini – In particolare temiamo le pesanti ripercussioni anche per gli aumenti di energia elettrica e gas: si parla di un più 2% nel quarto trimestre 2007, che, specie per il riscaldamento, si farà sentire sui nostri bilanci. Poi c`è l`aspetto degli alimentari: pane, pasta, latte che sono il frutto di fenomeni speculativi legati al forte aumento del grano duro e del grano tenero rispetto all`anno scorso, si parla del 26% per il primo e del 24% per il secondo. Anche qui temiamo ricadute forti. Chiaro che il cosiddetto “sciopero della pasta“ avrà un valore simbolico, l`intento è di attirare l`attenzione delle autorità a controllare e porre rimedio. Penso all`antitrust, che ha anche poteri sanzionatori. Noi, come Federconsumatori, cercheremo di monitorare ulteriormente i prezzi segnalando situazioni anomale“. Non aderirà alla manifestazione Adiconsum che, tuttavia, giudica negativamente la situazione. “Noi non facciamo parte di quel cartello di associazioni, per cui non aderiremo. – spiega il responsabile Angelo Ferrari Valeriani – Tra l`altro suona strano che associazioni che fanno capo ad una determinata appartenenza politica sollecitino i controlli e che siano fatti da chi di dovere… Detto questo, siamo di fronte all`eterno problema Istat. Il paniere ci dà indicazioni, la realtà è ben diversa. Secondo me, siamo anche di fronte ad una buona dose di terrorismo psicologico che si intreccia con vere e proprie speculazioni. Mi limito ad un dato un chilo di farina costa oggi come costava 20 anni fa: 0,23 di euro, e prima erano 450 lire… Mi rendo conto che in mezzo ci siano tasse, manodopera ecc, ma arrivare a far pagare 3,3 euro un chilo di pane, per il quale non si usa nemmeno un chilo di farina, è eccessivo. Si impone la necessità di calmierare da parte di chi di dovere, i famosi controlli che non vengono fatti. Nel momento del passaggio dalla lira all`euro, c`era la Prefettura deputata a fare verifiche, oggi come oggi non vedo nemmeno la polizia municipale impegnata, eppure su questo argomenti come sui prezzi esposti potrebbe fare di più“. Ferrari Valeriani invita comunque i cittadini ad essere più scaltri e, se vogliamo, meno “pigri“. “Risparmiare è possibile, basta non fermarsi al primo negozio, ma girare per più negozi. Vale per gli alimentari, l`abbigliamento ma anche le assicurazioni, le banche, i telefoni. Confrontare le varie offerte e i prezzi può far risparmiare molti euro“.
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