PETROLIO: SUPERA I 100 DOLLARI, DOMANI VERTICE DA BUSH
- fonte:
- Ansa
UE LANCIA ALLARME SU CRESCITA; CONSUMATORI, STANGATA DA 480 EURO
(ANSA) – ROMA, 3 GEN – Un altro giorno sopra quota 100
dollari. Il prezzo del petrolio ritocca i suoi massimi storici,
alimentando nuove previsioni al rialzo e, soprattutto, ulteriori
timori sull`impatto di questi costi sulla crescita e nelle
tasche dei cittadini. Tanto che il presidente degli Stati Uniti,
George Bush, ha messo in programma per domani un incontro con il
presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e con il
segretario al Tesoro, Henry Paulson, per fare il punto sulla
corsa record delle quotazioni del petrolio, oltre che più in
generale sullo scenario dell`economia. Bush si è infatti
dichiarato preoccupato per l`attuale andamento del prezzo del
petrolio, assicurando però che non verranno intaccate le
riserve strategiche del Paese.
Preoccupazioni arrivano anche dall`Unione Europea. “Il
prezzo del petrolio aumenta in modo deciso e, se questo aumento
continuerà, ovviamente ci sarà un impatto sulla crescita“, ha
infatti dichiarato Amelia Torres, portavoce del Commissario Ue
agli Affari Economici e Monetari, Joaquin Almunia.
L`oro nero, che ieri aveva solo toccato quota 100 dollari, ha
oggi superato tale soglia. Il greggio ha aperto le
contrattazioni a New York a 99,30 dollari, è poi salito fino al
nuovo massimo di 100,09 dollari per chiudere quindi a 99,12
dollari. La spinta al rialzo è arrivata dai dati sulle scorte
di greggio negli Usa, che hanno mostrato un calo di 4 milioni di
barili, contro le stime di una flessione di soli 840.000 barili.
Nuovo record anche per il brent, che a Londra ha guadagnato un
altro 0,6% arrivando a 98,38 dollari al barile, e per l`oro, che
tocca il nuovo massimo degli ultimi 28 anni a 871,2 dollari.
Inevitabili arrivano così le prime stime sui prossimi
possibili target per il prezzo del petrolio: se l`Agenzia
Internazionale dell`Energia ipotizza un rialzo a 150 dollari
“in uno scenario di fortissima crescita in Cina e India“,
l`istituto economico tedesco Diw si spinge più in là: “nei
prossimi cinque anni il prezzo del greggio arriverà a 150
dollari e in dieci anni a 200 dollari“.
Insieme alle nuove previsioni di crescita del greggio,
arrivano anche le stime aggiornate delle associazioni dei
consumatori: per il Codacons, il petrolio a 100 dollari
significa una stangata da 450 euro all`anno per ogni famiglia,
di cui 160 euro per la benzina e 240 per luce, gas e
riscaldamento. Più pesante il bilancio stilato da Adusbef e
Federconsumatori, secondo i quali “la ricaduta“ sulle famiglie
sarà invece di 480 euro, mentre Coldiretti lancia l`allarme sui
maggiori costi a carico del settore agricolo, sui quale però il
Governo ha intenzione di vigilare: “Vigileremo con severità
affinché fenomeni speculativi non vadano ad avvelenare il già
difficile capitolo dei costi dei carburanti“, ha assicurato il
ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro.
Sulla durata e consistenza del picco del petrolio, invece, i
pareri sono discordi. “Siamo veramente entrati in un`era del
petrolio caro. Le nostre economie dovranno abituarvisi“, ha
detto il ministro dell`Economia e delle finanze francese,
Christine Lagarde, mentre secondo Pasquale De Vita, presidente
dell`Up, “bisogna vedere quanto dura questo picco, dovremmo
augurarci che sia una punta e non una conferma della tendenza al
rialzo“. Sicuramente non aiutano le dichiarazioni dei
guerriglieri del Delta del Niger che, sfruttando i nuovi record
del petrolio minacciano il “blocco del 100% dell`esportazione
di greggio dalla Nigeria“. (ANSA).
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