4 Gennaio 2008

PETROLIO: SUPERA I 100 DOLLARI, DOMANI VERTICE DA BUSH

PETROLIO: SUPERA I 100 DOLLARI, DOMANI VERTICE DA BUSH /ANSA




UE LANCIA ALLARME SU CRESCITA; CONSUMATORI, STANGATA DA 480 EURO









(ANSA) – ROMA, 3 GEN – Un altro giorno sopra quota 100

dollari. Il prezzo del petrolio ritocca i suoi massimi storici,

alimentando nuove previsioni al rialzo e, soprattutto, ulteriori

timori sull`impatto di questi costi sulla crescita e nelle

tasche dei cittadini. Tanto che il presidente degli Stati Uniti,

George Bush, ha messo in programma per domani un incontro con il

presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e con il

segretario al Tesoro, Henry Paulson, per fare il punto sulla

corsa record delle quotazioni del petrolio, oltre che più in

generale sullo scenario dell`economia. Bush si è infatti

dichiarato preoccupato per l`attuale andamento del prezzo del

petrolio, assicurando però che non verranno intaccate le

riserve strategiche del Paese.

Preoccupazioni arrivano anche dall`Unione Europea. “Il

prezzo del petrolio aumenta in modo deciso e, se questo aumento

continuerà, ovviamente ci sarà un impatto sulla crescita“, ha

infatti dichiarato Amelia Torres, portavoce del Commissario Ue

agli Affari Economici e Monetari, Joaquin Almunia.

L`oro nero, che ieri aveva solo toccato quota 100 dollari, ha

oggi superato tale soglia. Il greggio ha aperto le

contrattazioni a New York a 99,30 dollari, è poi salito fino al

nuovo massimo di 100,09 dollari per chiudere quindi a 99,12

dollari. La spinta al rialzo è arrivata dai dati sulle scorte

di greggio negli Usa, che hanno mostrato un calo di 4 milioni di

barili, contro le stime di una flessione di soli 840.000 barili.

Nuovo record anche per il brent, che a Londra ha guadagnato un

altro 0,6% arrivando a 98,38 dollari al barile, e per l`oro, che

tocca il nuovo massimo degli ultimi 28 anni a 871,2 dollari.

Inevitabili arrivano così le prime stime sui prossimi

possibili target per il prezzo del petrolio: se l`Agenzia

Internazionale dell`Energia ipotizza un rialzo a 150 dollari

“in uno scenario di fortissima crescita in Cina e India“,

l`istituto economico tedesco Diw si spinge più in là: “nei

prossimi cinque anni il prezzo del greggio arriverà a 150

dollari e in dieci anni a 200 dollari“.

Insieme alle nuove previsioni di crescita del greggio,

arrivano anche le stime aggiornate delle associazioni dei

consumatori: per il Codacons, il petrolio a 100 dollari

significa una stangata da 450 euro all`anno per ogni famiglia,

di cui 160 euro per la benzina e 240 per luce, gas e

riscaldamento. Più pesante il bilancio stilato da Adusbef e

Federconsumatori, secondo i quali “la ricaduta“ sulle famiglie

sarà invece di 480 euro, mentre Coldiretti lancia l`allarme sui

maggiori costi a carico del settore agricolo, sui quale però il

Governo ha intenzione di vigilare: “Vigileremo con severità

affinché fenomeni speculativi non vadano ad avvelenare il già

difficile capitolo dei costi dei carburanti“, ha assicurato il

ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro.

Sulla durata e consistenza del picco del petrolio, invece, i

pareri sono discordi. “Siamo veramente entrati in un`era del

petrolio caro. Le nostre economie dovranno abituarvisi“, ha

detto il ministro dell`Economia e delle finanze francese,

Christine Lagarde, mentre secondo Pasquale De Vita, presidente

dell`Up, “bisogna vedere quanto dura questo picco, dovremmo

augurarci che sia una punta e non una conferma della tendenza al

rialzo“. Sicuramente non aiutano le dichiarazioni dei

guerriglieri del Delta del Niger che, sfruttando i nuovi record

del petrolio minacciano il “blocco del 100% dell`esportazione

di greggio dalla Nigeria“. (ANSA).

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