PERMESSI ZTL, SANZIONE DEL GARANTE PRIVACY A ROMA CAPITALE. CODACONS: È NOSTRA DENUNCIA DEL 2018
ACCOLTE TESI DELL’ASSOCIAZIONE CHE CON UN ESPOSTO CHIEDEVA AL GARANTE DI SANZIONARE IL COMUNE. ORA AUTOMOBILISTI POSSONO CHIEDERE I DANNI A ROMA CAPITALE
ASSOCIAZIONE STUDIA POSSIBILE CLASS ACTION CONTRO COMUNE
Vittoria su tutti i fronti del Codacons che, nel dicembre del 2018, aveva presentato un esposto al Garante della Privacy chiedendo di sanzionare il Comune di Roma per la violazione della privacy degli utenti titolari di un permesso Ztl.
Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando la multa da 410mila euro inflitta dal Garante all’amministrazione comunale per non aver adeguatamente protetto i dati dei cittadini muniti di permesso di accesso alle zone a traffico limitato.
“Ancora una volta il Codacons batte il Comune d Roma e ottiene una importante vittoria a tutela degli utenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – Nel nostro esposto depositato a dicembre del 2018 denunciavamo al Garante come i dati di circa 66mila automobilisti romani fossero alla mercè di tutti, con le informazioni sensibili visibili attraverso un semplice smartphone, dati che rischiavano di essere utilizzati anche per fini illeciti: un malintenzionato avrebbe potuto ad esempio reperire il nome di una donna attraverso il QR Code, seguirla o scoprire dove abitasse e mettere in atto gesti di violenza”.
Ora tutti gli automobilisti romani titolari di permessi Ztl possono agire contro il Comune per chiedere il risarcimento dei danni in relazione alla privacy violata – spiega il Codacons – In tal senso raccogliamo da oggi le adesioni dei cittadini romani ad una possibile class action contro l’amministrazione: tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo [email protected] e riceveranno le informazioni utili.
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