7 Dicembre 2010

Perché sale la benzina?

La benzina verde in Italia è aumentata di oltre 1,45 euro al litro: il massimo da due anni. Perché? Il prezzo del carburante dipende da molteplici fattori. Il principale è il costo della materia prima, il petrolio greggio che viene poi raffinato. Ultimamente il Brent, il petrolio di riferimento europeo quotato a Londra è balzato a 92 dollari al barile e il Crude Oil, il greggio quotato a New York ha sfiorato i 90 dollari, il massimo da due anni. Quali le cause per le quali è salito il prezzo del petrolio? Hanno contribuito ai rincari l’ ondata di gelo che ha investito il Nord Europa e la svalutazione dell’ euro nei confronti del dollaro, a causa delle crisi di Grecia e Irlanda. Dopo aver toccato il record a luglio 2008 quando quotava 147 dollari al barile, il petrolio è sceso nel marzo 2009 sotto i 40 dollari al barile a causa dell’ acuirsi della crisi. Da più di un anno, l’ Opec ha deciso di ridurre l’ offerta di 5-6 milioni di barili al giorno. Con meno offerta, il prezzo del greggio è tornato a salire ai livelli di due anni fa. Che cos’ è l’ Opec? E’ l’ Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, fondata nel 1960. Comprende dodici Paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. Questo potente cartello ha in mano circa l’ 80% della produzione mondiale di oro nero. Il prezzo del petrolio è influenzato anche dalla speculazione finanziaria: banche d’ investimento e fondi internazionali scommettono sul rialzo o sul ribasso del greggio a seconda di come va l’ economia mondiale. I prezzi della benzina in Italia sono allineati con le quotazioni internazionali del greggio? Secondo l’ Unione petrolifera, i prezzi sono allineati. L’ indice di riferimento da guardare è il mercato Platts, una sorta di Borsa dei prezzi dei prodotti petroliferi raffinati, come appunto benzina e gasolio. Nell’ ultimo mese guardando al mercato Platts, la benzina è aumentata di 6,3 centesimi di euro al litro e di 5 centesimi come prezzo industriale, cioè al netto delle tasse. Ma per le associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori, c’ è un sovrapprezzo di 7-8 centesimi al litro sulla benzina se si tiene conto che il costo attuale di 1,45 euro al litro è lo stesso di settembre 2008, quando però il petrolio era a 118 dollari al barile, contro gli 89 dollari di adesso. E’ pur vero che all’ aumento ha contribuito l’ euro che rispetto alla prima settimana di settembre 2008 si è svalutato dell 9% sul dollaro. Perché i prezzi della benzina in Italia sono più alti della media europea? Qui il prezzo medio della benzina è di 1,366 euro al litro, in Europa è 1,266 euro, circa 10 centesimi in meno. I motivi sono due. Primo, in Italia le tasse, tra l’ accisa e l’ Iva, pesano per il 58% sul prezzo della benzina. Nel resto dell’ Europa la percentuale è più bassa. Secondo: le inefficienze sulla nostra rete di distribuzione come il scarso uso degli impianti self service. Come si colma il divario tra prezzi italiani ed europei? Il ministero dello Sviluppo economico sta studiando un riforma. Nell’ ambito del tavolo, promosso dal sottosegretario Stefano Saglia, il 15 dicembre ci sarà un incontro tra governo, consumatori e i rappresentanti del settore petrolifero. Allo studio la riorganizzazione della rete delle pompe di benzina e gasolio e l’ apertura alla vendita col canale della grande distribuzione; il blocco settimanale degli aumenti dei prezzi; l’ abolizione dal prezzo della cifra relativa ai millesimi di euro. I prezzi della benzina sono uguali in tutta Italia? Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, i prezzi variano su base geografica. Al Sud, dove la concorrenza è meno pronunciata, si registrano massimi di 1,460 per la benzina e 1,340 per il diesel. Ma in alcune regioni come Puglia e Campania, dove è in vigore l’ addizionale regionale, per la benzina servita si arriva a quota 1,50. E’ vero che con le Feste la benzina costa di più? Il Codacons, un’ associazione dei consumatori, denuncia che i rincari avvengono sempre in occasione delle festività natalizie, dei ponti e degli esodi estivi. Ma l’ Unione petrolifera smentisce che ci sia una correlazione tra Feste e aumenti. Gli automobilisti quanto spenderanno in più di benzina per il ponte dell’ Immacolata? Il Codacons calcola una stangata da 25 milioni di euro in più rispetto al 2009 per chi sarà in viaggio per il ponte dell’ 8 dicembre. Federconsumatori parla in generale di costi diretti per ciascun automobilista di 96 euro all’ anno e di 83 euro per costi indiretti, cioè legati al trasporto dei beni di consumo.
 

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