Per quest’anno niente tredicesima Se la mangia tutta il caro-bollette

(…) l’associazione,i 43,7 miliardi di euro, ovvero oltre 360 milioni in più dello scorso dicembre, ma ancora di ben 1,2 miliardi di euro sotto il livello pre-pandemia. Tra pochi giorni a ricevere la tredicesima saranno più di 35 milioni di italiani tra pensionati e lavoratori dipendenti, per un importo medio di poco superiore a 1.200 euro netti.E se, come sempre accade, l’iniezione di liquidità darà una forte spinta agli acquisti – circa 21 miliardi la cifra che si prevede verrà spesa (+2,7 miliardi sul 2020), quest’anno diversi milioni di italiani – spaventati dai mega rincari già annunciati per le bollette di luce e gas, in ansia per il futuro sia per la preoccupazione di una nuova ondata di contagi e possibili altre restrizioni sia per l’incertezza del posto di lavoro – decideranno di mettere una bella fetta di tredicesima sotto il materasso per arrivare così pronti ed attrezzati al dispendioso 2022 che ci attende. RISPARMI Si stima che la quota di tredicesima che non verrà spesa sarà di circa 12,5 miliardi, quasi un miliardo in più rispetto al 2020 e ben 2,1 miliardi in più del 2019. Insomma, dopo il “Covid-Natale” del 2020, quello in arrivo sarà un Natale “al verde”, quasi all’insegna dell’austerity: ci saranno sì più consumi per la casa e la famiglia (15,7 miliardi, ossia il 27,4% in più sul 2020), ma di certo meno regali (5,4 miliardi di euro, ovvero il 10,2% in meno rispetto all’anno passato) e molto più soldi messi da parte per le emergenze, in special modo a quelle legate al caro-bollette. Già perchè, facendo qualche calcolo, questa tredicesima rischia di essere interamente mangiata dai rincari delle bollette. Nelle scorse settimane sia Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che Terna hanno confermato che i rialzi delle tariffe sono solo all’inizio. Nell’ultimo trimestre, infatti, il Prezzo Unico Nazionale dell’energia è cresciuto del 70% «e segnali di inversione per il momento non ce ne sono» ha constatato di recente il presidente di Arera, Stefano Besseghini. MAXI RINCARI Quindi, se non ci saranno misure compensative da parte del Governoper venire incontro alle fasce più deboli della popolazione,la spesa di famiglie e imprese aumenterà, su base annua, di 40 miliardi di euro. Di qui la preoccupazione di Confesercenti e Codacons che, ancora una volta, chiamano in causa il premier Draghi e tutto l’esecutivo. «La crescita del risparmio, aumentato per il secondo anno consecutivo» spiega una nota dell’Associazione dei commercianti, «è legata a un persistente stato d’incertezza dovuto al prolungarsi dell’emergenza sanitaria. Serve un’iniezione di fiducia: acceleriamo sulle quarte dosi e sgombriamo l’orizzonte dall’ipotesi di nuove restrizioni, che peggiorerebbero il deterioramento del clima e porrebbero un’ipoteca sulla ripresa in atto» . Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del Codacons secondo cui alla base del cambio di destinazione delle tredicesime «non c’è solo l’emergenza sanitaria, ma anche l’allarme prezzi e bollette che sta generando paura tra i consumatori. Un ulteriore segnale» spiega il presidente Carlo Rienzi, «che dovrebbe spingere il Governo ad adottare misure urgenti per contrastare la crescita dei prezzi al dettaglio e difendere il potere d’acquisto delle famiglie che si sta erodendo giorno dopo giorno».