1 Marzo 2012

«Per la Tarsu tariffe del 2009 salvo “conguaglio”»

«Per la Tarsu tariffe del 2009 salvo “conguaglio”»


Come è ormai consuetudine, apprendiamo dalla stampa che sono in arrivo le bollette per il pagamento della tassa per la nettezza urbana dell’anno in corso. Dalle parole del Commissario liquidatore dott.ssa Ingala (sempre tramite stampa) apprendiamo altresì che le bollette arriveranno entro il 15 marzo e la prima rata dovrà essere pagata entro la fine dello stesso mese di marzo. Le bollette, prevedono il pagamento della TARSU 2012 in tre rate con scadenza fine marzo, giugno e settembre. Sarà comunque possibile pagare la tassa in una unica soluzione alla fine di giugno. La dott.ssa Ingala, conclude l’intervista dicendo, inoltre, che saranno applicate le tariffe in vigore nel 2009, senza lo aumento del 40% previsto, poi revocato. Saranno pertanto attuate le tariffe di euro 2,10 a metro quadrato per le abitazioni ed euro 1,11 sempre a metro quadrato per garage e locali annessi alle abitazioni. Potrebbe però accadere (ed è molto probabile che succeda) che, successivamente alla emissione delle bollette dell’ATO, il Comune deliberi l’aumento delle tariffe della TARSU per l’anno in corso «in tal caso – ha precisato la dott.ssa Ingala – l’ATO emetterà un ruolo suppletivo e chiederà agli utenti del servizio di nettezza urbana il pagamento della differenza, pari all’aumento che il Comune dovesse deliberare»
Ritengo estremamente preoccupante, pretestuose e pericolose le ultime affermazioni del Commissario liquidatore, per le reazioni sociali che potrebbero causare, soprattutto quando si dice che il Comune potrebbe deliberare lo aumento delle tariffe della TARSU. Credo che fosse stato più corretto dire che certamente, stando così le cose, ci sarà un altro tentativo da parte del Sindaco di aumentare le tariffe e non da parte del Comune, perché il Consiglio Comunale ha già bocciato, nel 2011, l’aumento decretato e preteso dal Primo Cittadino e sarebbe alquanto ingiustificabile un cambiamento di rotta, difficilmente sostenibile.
Inoltre, mentre la Commissione Tributaria Regionale, a seguito ricorsi presentati e supportati dalla CODACONS, con diverse sentenze stabilisce che la TARSU non è dovuta per garage, cantine, solai ed altre pertinenze, l’ATO CL1 continua ad esigerne il pagamento trincerandosi dietro una nota del Comune di Catania che si rifà ad una fantomatica sentenza della Corte di Cassazione, lo dice la dott.ssa Ingala, che stabilisce il contrario da quanto stabilito dalla Commissione Tributaria. In merito, comunque, il Comitato Permanente per la difesa dei Cittadini (di cui sono componente), unitamente ad altri Comitati ed Associazioni si stanno organizzando per produrre, in termini legali, un modello di lettera in autotutela che giustifichi la richiesta di sospensione del pagamento delle pertinenze comprese nella TARSU, da inviare al Sindaco ed allo ATO CL1, perché la contestazione deve essere inoltrata da ogni Cittadino interessato. Al più presto, sarà reso noto dove potere ritirare il modello per l’autotutela.
Mi preme altresì puntualizzare che il tentare di aumentare la già esosa tassa della nettezza urbana, sarebbe un atto di arroganza e prepotenza gratuito contro i Cittadini che stanno già facendo pesanti sacrifici per salvare l’Italia, per come hanno decretato i “tecnici e i professori” che hanno sostituito i politici al Governo. A proposito, voglio ricordare che l’Amministrazione Comunale, dopo il mancato aumento, perché bocciato dai Cittadini e dal Consiglio Comunale, della TARSU, aguzzando l’ingegno ha imposto l’addizionale comunale sulle bollette ENEL in aggiunta alla già esistente addizionale comunale IRPERF e al doppio 5% ex ECA sulle bollette TARSU, ma ancora non si degna minimamente di dare riscontro alla sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce il rimborso dell’IVA pretesa e che i Cittadini hanno pagato con le bollette TARSU degli anni 2005/2007.
A mio avviso, sarebbe più opportuno, invece di parlare di aumenti di tasse, analizzare e cercare di trovare gli strumenti necessari per risolvere in maniera definitiva i problemi dei lavoratori preposti alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che ad ottimizzare ed economizzare il servizio. Inoltre,ritengo che sarebbe in linea con la legalità e la trasparenza portare a conoscenza dei Cittadini il perché il costo di alcuni servizi, rifiuti e idrico, sia eccessivamente elevato rispetto al resto dell’Italia. Il dubbio è sempre lo stesso: “sono costi reali o sono gonfiati? Sono costi giustificati o si va avanti alla giornata, tanto pagano i Cittadini”? Comunque sia, ritengo che si devono fare conoscere ai Cittadini i Bilanci Comunali e la corretta rispondenza tra Entrate ed Uscite (ad esempio, la depurazione e la totalizzazione che paghiamo con la bolletta dell’acqua; e la ex ECA che è una addizionale comunale, per citarne alcune, risultano tra i capitoli delle Entrate?). Questo per evitare che i costi vengano faziosamente scaricati sulle spalle dei Cittadini. Questo è quello che chiedono con fermezza i Cittadini e potrà essere possibile, solamente se saremo capaci di assumerci le nostre responsabilità, ognuno per la sua parte e mettendo da parte lo scettro del comando, la presunzione e l’arroganza di sentirsi il migliore.
Carmelo Bosco
Comitato di Quartiere Balate/Pinzelli

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