31 Ottobre 2000

Per il sospetto di collusioni nella gara italiana Umts, l?Antitrust fa appello alla UeI

ROMAL?Antitrust italiano fa appello anche all?autorità europea per la concorrenza per avere un appoggio alla sua inchiesta sulle possibili collusioni tra aspiranti gestori del telefonino Umts, aperta per verificare l?ipotesi di un accordo sotto banco che potrebbe aver depresso l?asta italiana per le cinque licenze. Lo scrive il Financial Times in edicola oggi.

L?Autorità italiana avrebbe sollecitato agli uomini di Bruxelles un indagine a tutto campo sui principali operatori internazionali e su tutte le gare europee, per verificare l?esistenza di eventuali accordi anche in occasione delle altre gare, configurando così un possibile “cartello” dalle proporzioni continentali.

La commissione Ue non ha ancora deciso ? riferisce il Financial Times ? se aprire effettivamente una sua procedura di indagine. L?orientamento sarebbe quello di lasciar agire per ora le autorità nazionali, per intervenire semmai in un momento successivo.

Sarà intanto esaminato mercoledì prossimo 8 novembre il ricorso di Blu (il consorzio che ha detto stop ai rilanci dopo appena due giorni lasciando il campo libero ai concorrenti) al Tar Lazio contro il provvedimento del comitato dei ministri che ha sancito l?esclusione formale della società dalla gara per “comportamento irrituale” annunciando il sequestro della fideiussione da 4mila miliardi. Sempre l?8 novembre è previsto anche l?esame da parte dei giudici amministrativi dei ricorsi contro l?asta Umts presentati dall?associazione dei consumatori Codacons e dai due consorzi Anthill e TuMobile, esclusi dall?asta già nelle fasi della preselezione, il primo per non aver dimostrato una “caratura” sufficiente nelle competenze tecniche e il secondo per non essere stato in grado di esibire la fideiussione richiesta.

Il Governo si appresta comunque a formalizzare anche l?ultimo atto di chiusura delle procedure di gara, concluse con la vittoria di Tim, Omnitel, Wind, Andala e Ipse. Ieri era prevista l?apposita riunione del comitato dei ministri che ha coordinato le procedure di gara, ma l?appuntamento è saltato. Si terrà comunque «in settimana», precisano al ministero delle Comunicazioni.

Blu chiede al Tar la sospensiva del provvedimento del comitato dei ministri sulla risultanza dell?asta. Lo stesso il Codacons, mentre Tu mobile chiede la sospensiva del provvedimento che ha escluso la società dalla partecipazione alla gara. La seconda sezione del Tar Lazio, presieduta da Agostino Elefante, esaminerà le richieste nonostante lo sciopero dei magistrati amministrativi proclamato a partire dal 2 novembre.

Sulla tormentata gara italiana per i nuovi telefonini multimediali sono al lavoro anche i magistrati della Procura di Roma, che ieri hanno continuato a esaminare le carte acquisite nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza nelle sedi di tutte le società interessate. Nei prossimi giorni sarà fissato il calendario dei primi interrogatori.

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