21 Febbraio 2012

Per i responsabili si tratta di «situazioni ordinarie» E il Codacons invita i familiari a chiedere i danni

Per i responsabili si tratta di «situazioni ordinarie» E il Codacons invita i familiari a chiedere i danni

La carenza dei posti letto ospedalieri non è una novità e già nei giorni scorsi si era concentrata l’attenzione dei mass media sui disagi nei Pronto soccorso romani.
Una situazione normale, anzi ordinaria secondo alcuni responsabili sanitari che hanno commentato la notizia.
Ovvero capita di frequente di far stazionare i pazienti per lunghe ore o giorni in queste strutture che dovrebbero essere momentanee, di primo soccorso appunto.
E le associazioni dei consumatori spingono le vittime a sporgere denuncia, come si legge in una nota della Codacons:«Invitiamo i parenti della donna in coma, anche attraverso la nostra assistenza, a chiedere i danni ai responsabili di tutto ciò – scrive il presidente nazionale Carlo Rienzi -.
Riteniamo che simili episodi debbano essere puniti, e il danno subito dalla paziente e dai suoi familiari adeguatamente risarcito».
Sui tagli alla sanità punta l’Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi) che con il presidente Luigi Presenti chiedono un’inversione di tendenza:«mancanza di posti letto, insufficienza del personale, blocco delle assunzioni e del turn over sono le conseguenze di una crisi che ha portato ad una politica sanitaria fatta di tagli, spesso indiscriminati.
Solo grazie ai sacrifici e agli sforzi del personale sanitario si riesce a rimediare in parte a queste gravi carenze, ma è chiaro che questi sforzi non possono supplire alla mancanza di fondi e strutture adeguate».
Più in dettaglio:«La sanità pubblica italiana è allo stremo – aggiunge Presenti -.
Il caso del Policlinico Umberto I di Roma è legato, come altri casi verificatisi di recente, alle ormai sempre più importanti riduzioni delle risorse per la sanità pubblica.
La situazione attuale è molto grave e, purtroppo, è destinata a peggiorare ancora se non si interviene rapidamente, ripristinando risorse adeguate per gli ospedali e la sanità».
Non manca l’appello dei medici:«Chiediamo al ministro Balduzzi di incontrare una delegazione per intervenire immediatamente sulle situazioni più critiche e per stilare un piano di rilancio della sanità pubblica – conclude il presidente dei chirurgi -.È un intervento non più rinviabile.
All’Italia serve una politica sanitaria che metta il paziente in cima alle priorità e garantisca a tutti il diritto alla salute, come previsto dalla nostra Costituzione.
Qualunque politica sanitaria non può prescindere dal contributo di esperienza e conoscenza dei professionisti»


 
 

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