Pensioni: ‘bonus’ per 3,7 milioni. No di opposizioni e consumatori
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fonte:
- RAI 3
POLITICA – Anche le associazioni dei consumatori sono contrarie al decreto. Il Codacons annuncia una class action
Via libera del consiglio dei ministri al decreto legge sulle pensioni dopo la sentenza della Consulta. “Cinquecento euro a testa per 3,7 milioni di pensionati”, spiega il premier Matteo Renzi che illustra i numeri: “650 mila persone, quelle che sono sopra i tremila euro di pensione, non riceveranno alcunché. Se prendi 1.700 euro lordi di pensioni avrai il primo agosto il bonus Poletti di 750 mila euro, se prendi 2.700 euro lori avrai 278 euro di bonus Poletti”.
“La grande questione delle pensioni va affrontata perché le normative del passato sono intervenute in modo troppo rigido”, spiega il premier. L’intervento arriverà “entro la legge di stabilità”. Tale intervento darà “più spazio a chi in cambio di una riduzione degli assegni vorranno avere maggiore flessibilità” in uscita.
Nel decreto sulle pensioni c’è un articolo “il cui effetto non sarà colto da cittadini perché non vedranno differenze, ma grazie al quale potremo evitare la rivalutazione montante contributivo. Stante la crisi economica cioè le pensioni avrebbero dovute essere abbassate, visto il coefficiente negativo di crescita, ma con questo intervento non c’è alcun decremento. Le pensioni non si toccano e nessuno perde un solo centesimo”.
Nel dibattito interviene anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan al termine del cdm, spiegando che dal 2016 ci sarà “l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione più generoso di quello utilizzato negli anni precedenti”.
La risposta del governo alla sentenza della Consulta evita che scatti una procedura di infrazione per deficit eccessivo. Padoan ricorda che “dover fronteggiare le conseguenze complete implicite alla sentenza avrebbe portato l’indebitamento al 3,6%” in rapporto con il Pil.
Poi Padoan risponde sull’annuncio di ricorsi contro la decisione del cdm sulle pensioni. “Non so se ci saranno ricorsi, se ci saranno vedremo ma i ricorsi dovranno tenere conto che con questo decreto le cose sono cambiate”.
Le opposizioni insorgono. E anche le associazioni dei consumatori sono contrarie al decreto. Il Codacons annuncia una class action: “La misura annunciata dal premier è incostituzionale e come tale sarà impugnata per ottenerne l’annullamento”. Gli fa eco la Cgia di Mestre: “Se i dati illustrati ieri pomeriggio da Renzi dovessero essere confermati, il rimborso erogato sarà pari a circa l’11 per cento dell’importo effettivamente spettante ai pensionati”, spiega il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi.
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