25 Febbraio 2019

Pensioni, blocco rivalutazione: perché il Codacons promuove un nuovo ricorso

 

Il Codacons ha deciso di organizzare un nuovo ricorso collettivo da presentare alla Corte europea dei Diritti dell’Uomo (Cedu) dopo che la nuova legge di Bilancio per il 2019 ha nuovamente bloccato la rivalutazione monetaria delle pensioni superiori a tre volte il minimo Inps. In questo modo, infatti, è stato ridotto ancora una volta e per un altro triennio il potere d’acquisto delle pensioni di gran parte dei pensionati italiani: pensioni già fortemente penalizzate dagli interventi normativi di questi ultimi 10 anni. Scopo dell’azione Codacons -si legga in una nota- è quello di ottenere l’indicazione delle misure da adottare per porre rimedio al nuovo blocco della rivalutazione monetaria delle pensioni o, in alternativa, un equo risarcimento per il danno subito ai pensionati italiani.
Pensioni, ricorso Codacons contro stop rivalutazione

Non è una novità, questa “battaglia” del Codacons. L’Associazione ha ritenuto dunque di non chiudere la lunga battaglia intrapresa ormai quattro anni fa al fianco di migliaia di pensionati, e difenderà i diritti della categoria più tartassata d’Italia nella cornice della Corte di Strasburgo. I margini per avviare l’azione, d’altra parte, ad avviso del Codacons, sussistono: rispetto alla decisione di luglio, infatti, sono subentrati elementi nuovi. Su tutti la scelta del legislatore di procrastinare per un altro triennio il blocco della perequazione automatica delle pensioni; scelta che sembra non rispondere a quei criteri di ‘ragionevolezza e proporzionalità’ che la Cedu aveva posto come requisito fondamentale di ammissibilità in tema di trattamenti previdenziali o assistenziali adottati dagli Stati membri.
Pensioni, c’è una novità importante sull’assegno in pagamento
Pensioni, Landini (Cgil): “Sì a trattativa vera su tutto il sistema”

Il tema pensioni resta caldissimo. I sindacati sono pronti ad affrontare “una trattativa vera su tutto il sistema” pensionistico, a “fare una discussione complessiva smettendola di discutere sul singolo provvedimento e sulle risposte alla singola emergenza”. E’ questa la posizione con la quale le organizzazioni sindacali vanno all’incontro con il Governo in programma questa mattina. A illustrarla è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, intervistato da Radio 24. “Discutiamo su quota 100, di cosa migliorare e modificare. Ma chiediamo una vera trattativa su tutto il sistema”, dice Landini nel sottolineare che gli interventi sulle pensioni sono stati sempre fatti “per far quadrare i conti”.

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