Pendolari e consumatori vanno all’ Antitrust «Trenitalia abusa della posizione dominante»
Ô Una denuncia era prevedibile, quanto l’ esposto presentato sia da Codacons, sia da Federconsumatori all’ Antitrust per «abuso di posizione dominante» nei confronti di Trenitalia ed è arrivato prima che gli animi più caldi tra i pendolari dell’ Alta Velocità, riuniti nell’ omonimo Comitato, potessero organizzare manifestazioni eccessive o mobilitarsi fino al punto di commettere un reato. Posizioni accolte con gli applausi e subito “raffreddate” dall’ assemblea dello scorso sabato a Torino, convocata nell’ attesa che la politica nazionale tornasse a discutere con Trenitalia la questione degli aumenti – tra il 35% e il 60% – introdotti a febbraio sugli abbonamenti Frecciarossa utilizzati proprio dai pendolari. Lo farà oggi in Commissione Trasporti al Senato, dove sono convocati i vertici di Trenitalia. «Il mio consiglio a Trenitalia è uno solo: si ritirino gli aumenti» commenta il senatore del Pd, Stefano Esposito, che della Commissione Trasporti è vicepresidente. La questione tornerà anche all’ attenzione di Palazzo Lascaris, con un’ interrogazione la cui risposta è prevista sempre per oggi. Quanto al merito degli esposti presentati dalle associazioni dei consumatori non è difficile immaginare cosa possa stabilire l’ A n t it r u st . «Chiediamo di disporre tutti i controlli del caso in relazione all’ operato di Ferrovie dello Stato anche in considerazione del fatto che il monopolio del servizio di trasporto fer roviario è un sistema a solo vantaggio del gestore e a discapito del viaggiatore, limitato della propria possibilità di scelta» spiegano da Codacons. «Attualmente l’ utenza è costretta a subire unilateralmente scelte del gestore motivate più che da un interesse pubblico da chiari scopi commerciali, quindi si rende necessario verificare la correttezza, regolarità e fattibilità degli aumenti unilateralmente disposti sugli abbonamenti per l’ alta velocità aprendo una apposita istruttoria. Siamo pronti a qualsiasi iniziativa, compreso il boicottaggio di Trenitalia, contro gli inaccettabili aumenti degli abbonamenti che danneggiano i pendolari italiani». [en. rom.]
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