Peggiora la qualità dell’aria il Codacons annuncia un esposto per i morti da inquinamento
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- La Voce di Mantova
NEI PRESSI DELLA CANOTTIERI Cade nel lago: pescatore ripescato dai runners La darsena della Canottieri Mincio dove è avvenuto il fatto (F. Turina) MANTOVA Stava pescando lungo le sponde del lago Superiore nei pressi del circolo Canottieri Mincio quando è scivolato in acqua. Per sua fortuna in quel momento stavano passando di lì alcune persone che stavano facendo jogging che gli hanno dato una mano a risalire a riva e hanno chiamato anche un’ambulanza È successo ieri verso le 15 nei pressi della darsena. fare un bagno decisamente fuori stagione è stato un 65enne che stava pescando e che ha perso l’equilibrio scivolando nell’acqua gelida vestito di tutto punto. Alcuni runners che hanno assistito alla scena sono subito accorsi in suo aiuto. L’uomo è stato così tratto in salvo in attesa dell’arrivo di un’ambulanza della Croce Verde e dell’auto medica del 118. Dopo gli accertamenti del caso sul posto, l’ambulanza è ripartita senza che fosse necessario trasportare il pescatore in ospedale, la sua disavventura che si è conclusa nel migliore dei modi. Uomo nel Rio! Ma cercava il cellulare CMANTOVA Si è calato sulla riva del Rio per recuperare il telefono cellulare che gli era caduto ma è rimasto impantanato e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per recuperare un 28enne finito in “cattive acque”. È successo ieri verso le 18.30 in via Pescheria. Il 28enne originario dell’Africa centrale, si sarebbe calato fino sulla sponda del Rio per recuperare il suo smartphone, alcuni passanti vedendolo annaspare tra l’acqua e i, fango hanno creduto che si trattasse di qualcuno precipitato dalla balaustra di via Pescheria o che si fosse buttato apposta così hanno dato l’allarme Poo dopo sul posto arrivavano gli agenti della Polizia locale, i vigili del fuoco e pure il 118. Il 28enne veniva quindi aiutato a uscire dal quel pantano ma una volta tratto in salvo spiegava per quale motivo era finito in quella situazione e dopo avere ringraziato tutti per l’interessamento se ne andava per la propria strada. Carambola fra tre auto in tangenziale: ferito un 82enne coniuge minacciando di abbattere la porta con la pretesa di portare con se il figlio minore. entrambe le occasioni erano dovute intervenire le forze dell’ordine per ristabilire la calma ed allontanare la donna dall’abitazione del marito, che decideva di denunciare l’ormai ex moglie per stalking anche per . La misura preventiva dell’ammonimento non è però bastata a calmare la 45enne che l’altra sera è tornata nuovamente alla carica incurante anche della presenza dei poliziotti, ai quali ha anzi chiesto “in prestito” la pistola d’ordinanza per sparare al marito. Un’ulteriore prova della pericolosità della situazione creatasi tra i due, così vista la flagranza di reato e il precedente dell’ammonimento la donna è stata tratta in arresto. MANTOVA Incastrato tra le lamiere della sua Fiat 500 rovesciata in mezzo alla carreggiata. Per estrarre dall’abitacolo A.T T., un 82enne residente in via Allende a Mantova, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L’anziano è stato poi caricato su un’eliambulanza e trasportato all’ospedale di Cremona dove si trova tutt’ora ricoverato e non sarebbe in pericolo di vita. L’incidente è avvenuto ieri alle 11 lungo la tangenziale Nord all’altezza della discoteca Mascara. Tre i mezzi coinvolti: oltre alla 500 su cui viaggiava l’ anche una Mercedes Benz su cui viaggiava un 48enne di Desenzano e una New Beetle Cabrio con al volante un 58enne di Porto Mantovano, entrambi illesi. La dinamica del’incidente è al vaglio degli agenti della Polizia locale che hanno eseguito i rilievi. tratto di tangenziale interessato dall’incidente è rimasto chiuso in entrambi i sensi di marcia fino alle 14 con inevitabili ripercussioni sulla circolazione a ridosso della città SCONTRO FRA TRE VEICOLI FALSO ALLARME IN VIA PESCHERIA MANTOVA Un cartello di blocco del traffico per inquinamento Un cartello di blocco del traffico per inquinamento (Foto di repertorio) (Foto di repertorio) A destra: l’auto dell’ Sopra: un’altra auto coinvolta e l’eliambulanza eliambulanza La qualità dell’aria in Lombardia e dunque anche su Mantova è peggiorata nel 2020 nonostante il lockdown, e allora il Codacons pensa a un esposto per le morti da inquinamento. Ad annunciarlo è il presidente del Codacons stesso, Marco Donzelli. Stando ai dati forniti da Arpa Lombardia e pubblicati ieri su queste stesse pagine, giorni di superamento del limite giornaliero di 50 µg/ di Pm10 nel corso del 2020 è stato superato per ben 66 volte a Mantova contro le 57 dell’anno precedente, mentre il numero massimo di giornate di superamento di questo limite è stato fissato dalla normativa italiana ed europea in 35 giorni. La situazione anche nelle altre province lombarde è più che critica e solo tre di esse, Lecco, Varese e Sondrio, sono rimaste sotto i 35 giorni di superamento in un anno. “Sono dati fortemente preoccupanti quelli che emergono da questo studio – spiega una nota di Codacons – . Dai dati dell’Agenzia europea dell’ambiente riferiti al 2018 ci sono state 52.300 morti premature associate all’esposizione al particolato fine (su 379.000 totali nei 28 Stati membri Ue), 10.400 morti premature da attribuire all’inquinamento causato dagli ossidi di azoto, 3.000 decessi imputabili alle elevate concentrazioni di ozono troposferico. Il totale per questi tre inquinanti è 65.700 vale a dire, un numero tra i più alti in Europa. Presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica finalizzato a fermare questo fenomeno
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