12 Settembre 2010

PEDAGGI: DA CONSIGLIO STATO E TAR STOP AD AUMENTI/SCHEDA

           
            (ANSA) – ROMA, 12 SET – La decisione dell’Anas di procedere
alla gara per realizzare dei ‘video-pedaggi’ sulla rete
autostradale e sui raccordi (anche il Gra di Roma) arriva dopo
un lungo braccio di ferro che ha di fatto bloccato per ora la
possibilità di aumentare i pedaggi in tutta Italia.
Possibilità che era prevista dalla recente manovra economica.
   Lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali – diceva appena
pochi giorni fa il Tar del Lazio – deve essere esteso a tutta
Italia. La decisione dei giudici amministrativi della I sezione
del Tar accoglieva un nuovo ricorso, promosso dal Movimento
difesa del cittadino, che cancellava su tutta la penisola, e non
solo nei territori degli enti locali che avevano presentato i
primi ricorsi, i rincari dei pedaggi decisi dalla manovra
economica e rimasti in vigore dal primo luglio al 4 agosto.
   La sentenza è arrivata dopo altre decisioni, tutte nella
stessa direzione, assunte nel corso dell’estate da vari giudici
amministrativi. In un primo tempo il Tar del Lazio aveva sospeso
il decreto che stabiliva gli incrementi, il Consiglio di Stato
aveva confermato la decisione con un decreto cautelare e anche
il Tar del Piemonte aveva bocciato il provvedimento. Ancora il
Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso contro la
sospensiva presentato dalla Presidenza del Consiglio dei
ministri e dall’Anas, confermando quindi lo stop agli aumenti
dei pedaggi sulle autostrade e i raccordi autostradali in
gestione Anas, ma "solo ai singoli segmenti stradali" nei
territori degli Enti che avevano fatto ricorso, ovvero la
provincia di Roma, quella di Rieti, quella di Pescara e alcuni
comuni dell’hinterland romano. Adesso il Tar del Lazio ha esteso
il blocco che, nei fatti, era comunque già esistente. L’Anas,
che aveva bloccato gli aumenti a partire dallo scorso 4 agosto,
giorno del primo pronunciamento del Tar, aveva ribadito dal
canto suo di aver già ottemperato alla sospensione dei rincari.
   La partita si era trasferita sui rimborsi che spetterebbero
agli automobilisti che, per quel mese o poco più, hanno versato
ai caselli i pedaggi maggiorati. Il presidente dell’Anas, Pietro
Ciucci, qualche giorno fa aveva dichiarato che "ogni decisione
riguardante l’ipotizzato rimborso da parte di Anas dei pedaggi
corrisposti durante il breve periodo di applicazione del decreto
legge sarà assunta quando la Giustizia amministrativa si
pronuncerà in via definitiva in merito al decreto in
discussione". Il Codacons, intanto, aveva avanzato una sua
proposta: il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo
Rienzi, invocava un calo delle tariffe generalizzate mentre
secondo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno la sentenza del Tar
confermava "ancora di più la necessità da parte del ministero
delle Infrastrutture di rinegoziare con la società Autostrade
il canone di concessione della nostra rete
autostradale".(ANSA).

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