8 Settembre 2010

Pedaggi autostradali: stop agli aumenti

Soddisfatte le Associazioni dei Consumatori per le quali adesso è necessario rimborsare i cittadini di quanto illegittimamente versato. Il ricorso al Tar Lazio era stato presentato dalla Provincia di Roma, da quelle di Pescara e di Rieti e da alcuni comuni dell’hinterland romano.

Il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso contro la sospensiva presentata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Anas, ha confermato lo stop agli aumenti dei pedaggi su autostrade e raccordi autostradali in gestione Anas decisi con la manovra economica, che erano scattati dal primo luglio scorso ma erano stati bloccati dal Tar del Lazio il 29 luglio successivo. Il Consiglio di Stato già il 3 agosto scorso aveva disposto in via cautelare che i pedaggi rimanessero abbassati secondo sentenza del Tar, rinviando a ieri la discussione nel merito con il contradditorio tra le parti. Oggi la sentenza che, tuttavia, che la decisione del Tar del Lazio circa lo stop dell’aumento dei pedaggi autostradali non è da estendere a tutto il territorio nazionale. Secondo la IV sezione del Consiglio di Stato, infatti, l’ordinanza con la quale il Tar del Lazio ha bloccato l’aumento dei pedaggi autostradali "deve essere interpretata nel senso di riferirsi non all’intero territorio nazionale, ma solo ai singoli segmenti stradali interessanti gli ambiti spaziali degli enti territoriali ricorrenti". Il ricorso al Tar Lazio era stato presentato dalla Provincia di Roma, da quelle di Pescara e di Rieti e da alcuni comuni dell’hinterland romano.
Soddisfatte le Associazioni dei Consumatori per le quali adesso è necessario rimborsare i cittadini di quanto illegittimamente versato: "Il Governo deve studiare dei meccanismi di rimborso automatico in favore di quei cittadini che, utilizzando le infrastrutture stradali, hanno subito ingiusti incrementi tariffari, ritenuti illegittimi sia dal Tar che dal Consiglio di Stato" ha detto Carlo Rienzi, presidente Codacons. Ad azzardare una stima dell’entità dei rimborsi è l’Adoc che parla di circa 40 euro a cittadino. Adiconsum, invece, alla luce del pronunciamento del Consiglio di Stato chiede alle società Autostradali di:
– procedere al conguaglio dei costi sostenuti dai possessori di Telepass
– procedere al rimborso dei costi sostenuti dagli automobilisti in possesso delle ricevute di avvenuto pagamento del pedaggio.
Intanto si torna a discutere dello stop in tutta Italia e non è escluso che entro questa sera possa essere pubblicata una nuova ordinanza. Oggi , infatti, la Provincia di Rieti discute al Tar del Lazio un nuovo ricorso che chiede lo stop degli aumenti su tutte le tratte gestite dall’Anas. Analogo ricorso è stato presentato dal Movimento di Difesa del Cittadino. Secondo quanto reso noto dall’avvocato Gianluigi Pellegrino ai giudici del Tar "proprio e anche in virtù del pronunciamento del Consiglio di Stato, è stato formalmente chiesto di estendere a tutt’Italia lo stop agli aumenti".
 

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