6 Ottobre 2010

Pedaggi autostradali: c’ è la class action

Mentre prosegue la raccolta di pre-adesioni alla class action che il Codacons presenterà nel caso in cui non dovessero essere concessi agli automobilisti i rimborsi dei maggiori pedaggi pagati, l’ associazione propone oggi un’ altra forma di indennizzo. «Con tale proposta – scrive il Codacons – il Codacons ha chiesto all’ Anas una riduzione temporanea delle tariffe autostradali, proporzionale agli aumenti dei pedaggi annullati ieri dal Consiglio di Stato. Il periodo di validità di questa riduzione dovrà essere pari alla durata dei rincari, ossia 36 giorni (dal primo luglio al 5 agosto)». «Così facendo – spiega l’ associazione – sarebbe possibile indennizzare in modo automatico e senza difficoltà tutti gli automobilisti che utilizzano le autostrade, evitando ben più tortuose procedure e contenziosi legali che per l’ Anas avrebbero un costo non indifferente». «Ciò che è certo – conclude il presidente Carlo Rienzi – è che se non verranno verrannoaccordati i rimborsi spettanti agli utenti, si procederà ad una azione collettiva. Già da ieri migliaia di cittadini stanno scaricando i moduli di pre-adesione, al punto che la relativa pagina del blog www.carlorienzi.it è a momenti irraggiungibile a causa del sovraccarico di richieste. L’ ufficio legale del Codacons intanto prosegue le pratiche per intentare una class action in favore degli automobilisti che hanno subito i rincari dei pedaggi. Il rimborso naturalmente spetterà solo se il Consiglio di Stato confermerà nel merito la decisione del Tar Lazio. Il Governo deve studiare dei meccanismi di rimborso in favore di quei cittadini che, utilizzando le infrastrutture stradali, hanno subito ingiusti incrementi tariffari, ritenuti illegittimi sia da Tar che da Consiglio di Stato. Agli automobilisti deve essere restituito il maggior pedaggio pagato».

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