Reazioni soddisfatte dagli ambienti del centrodestra per la decisione Rai di lasciare Morgan fuori da Sanremo. Secondo il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri «l’esclusione pone un argine al degrado morale nel quale la Rai sarebbe incappata» mentre il ministro Ignazio La Russa chiosa: «Non conosco Morgan ma mi pare un buon motivo per escluderlo, ci manca solo che un cantante dica pubblicamente quanto è buona la cocaina!». Il viceministro Roberto Castelli, Lega Nord, ricorda che «chi si droga dovrebbe ripetere a se stesso "sono complice della mafia"» mentre plaudono associazioni come l’Aiart e il Codacons. Don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro, auspica che «al posto di Morgan al Festival ci vada uno dei miei ragazzi, per dire a tutti che la droga crea dipendenza ed è morte». Tra i colleghi di Morgan Enrico Ruggeri, anche lui in gara a Sanremo, parla di «scelta inevitabile. Molti confondono il successo con lo stare al centro dell’attenzione. Stare sempre al centro dell’attenzione non significa necessariamente avere successo».

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