Pd, Bonaccini chiede l’ archiviazione
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fonte:
- Gazzetta di Reggio
di Evaristo Sparvieri REGGIO EMILIA «Non c’ è nessuna corsia preferenziale. È una posizione che, se ritengono, può essere definita». Lo aveva annunciato al termine del confronto di mercoledì, durato oltre due ore, durante il quale erano emerse contestazioni per circa quattromila euro in 19 mesi. E, ieri mattina, Vittorio Manes, difensore di Stefano Bonaccini, è tornato di nuovo in Procura, a Bologna, per chiedere che la posizione del segretario regionale Pd – indagato per peculato – venga stralciata dall’ inchiesta sulle “spese pazze” del consiglio regionale, aprendo la strada ad una richiesta di archiviazione. «Sono molto fiducioso», spiega il legale, che si dice convinto che i tempi per una risposta della Procura saranno «molto solleciti», augurandosi che si tenga conto del «contesto particolare» e aggiungendo che «normalmente le richieste di archiviazione hanno determinati tempi, ma questa non è un’ ipotesi normale». Una corsa contro il tempo in vista del 28 settembre, proprio in concomitanza con la scadenza della formalizzazione delle candidature alle primarie di coalizione. Dopo il ritiro in extremis di Matteo Riva per Centro Democratico, salvo ulteriori colpi di scena alla fine a correre saranno solo in due: lo stesso Bonaccini, che aveva consegnato martedì le quattromila sottoscrizioni necessarie, e l’ ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, che invece ha depositato le firme ieri mattina, poco prima della scadenza. «Con la coraggiosa decisione di Bonaccini si apre la campagna per le primarie. Finalmente – ha scritto Balzani su Facebook – Saremo due, il terzo, Riva, si è ritirato, pare per effetto di pressioni romane (Pd e partito suo), desiderose di far saltare la competizione. È chiaro che il disegno era questo: se no, perché parlar tanto di “briscoloni”? Io vorrei che da oggi il quadro per tutti fosse chiaro. O Stefano o Roberto. Tutto il resto, è liquame da depurare». A sollevare dubbi sull’ arrivo di un “briscolone”, tuttavia, in vista della direzione nazionale rinviata a martedì, Pierluigi Bersani: «Bisogna decidere insieme, Bologna e Roma», afferma, proprio mentre i parlamentari emiliano-romagnoli chiedono la convocazione della direzione regionale e il Codacons annuncia l’ intenzione di costituirsi parte offesa.
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