PAURA DEL CONTAGIO
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fonte:
- Il Tempo
• «Ebola viaggia in aereo e non sui barconi degli immigrati». A lanciare l’ allarme è la Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali mentre il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin convoca per 16 ottobre un summit per mettere a punto controlli più stringenti negli scali dell’ Unione Europea. «È possibile – afferma Massimo Andreoni, presidente della Simit – che l’ Italia sia raggiunta da soggetti ancora asintomatici o in fasi precoci di malattia tramite voli in partenza dalle città europee congiunte ai paesi colpiti da linee dirette». Roma è collegata a Lagos, in Nigeria, dove l’ epidemia ha contagiato solo 21 persone, non ha voli in arrivo da Liberia, Guinea, Sierra Leone e Congo dove il virus della febbre emorragica è in piena espansione. All’ Africa occidentale però sono collegati altri paesi Ue e così un eventuale malato, dopo essere decollato alla volta di Francia, Germania e Regno Unito, potrebbe sbarcare in Italia. E così il ministro della Salute Lorenzin, dopo aver ripetuto per settimane che non c’ era alcun rischio Ebola, ieri con il commissario europeo alla Salute pubblica Tonio Borg ha inviato una lettera ai ministri della Sanità degli Stati membri dell’ Ue per una riunione stra ordinaria del Consiglio che si terrà a Bruxelles. Obiettivo: fare il punto sull’ epidemia e discutere delle procedure di controllo negli aeroporti per incrementare la capacità di risposta al virus e ridurre ulteriormente il pericolo che si diffonda in Europa. Sono intanto saliti a 4.033 i decessi a causa di Ebola e 8.399 sono i casi di contagio confermati. Gli aerei restano il mezzo più veloce con cui la malattia può uscire dall’ Africa. Gli esperti chiariscono che «l’ incubazione è al massimo di 21 giorni, anche se la maggioranza dei contagiati risulta già sintomatico entro una settimana dal contatto con un paziente infetto» e «ciò non consente che persone che giungono in Italia via mare clandestinamente, dopo un lungo viaggio via terra di varie settimane, possano ritrovarsi in fase asintomatica di infezione». Quindi i «barconi» non rappresentano un rischio immediato, i jet sì. Anche se l’ Oms non ritiene al momento utile bloccare i collega menti aerei perché pregiudicherebbero l’ invio di aiuti ai paesi colpiti. Il Veneto, dal primo settembre, ha attivato una task force anti-Ebola nel veneziano «Marco Polo». A Fiumicino Aeroporti di Roma si prepara ad aprire entro l’ estate un bunker di 500 metri quadrati dove effettuare lo screening dei turisti provenienti dalle aree a rischio e trattare eventuali casi sospetti senza farli passare nei terminal passeggeri. Pure la Sicilia sta potenziando i controlli negli aeroporti. La Puglia «è in contatto con l’ istituto Lazzaro Spallanzani di Roma», punto di riferimento per le malattie infettive nel Centro e Sud Italia. La Lega Nord ha chiesto che, in vista dell’ Expo 2015 che porterà migliaia di visitatori a Milano, venga misurata la temperatura con un termometro digitale ai passeggeri in arrivo negli scali lombardi come viene fatto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. «È necessario che a Linate intervenga il Ministero della Salute per realizzare un canale sanitario perchè a seguito del provvedimento assunto dal Governo è previsto un sensibile aumento di viaggiatori», sottolinea il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani. Il Codacons ha chiesto invece al Governo di «fornire istruzioni, mascherine e guanti ai dipendenti pubblici in modo da non trovarsi impreparati qualora il virus dovesse entrare in Italia». Intanto tre operatori sanitari volontari in Mali hanno ricevuto il vaccino CAD3-EBO-Z, sviluppato a Pomezia da Okairos e GlaxoSmithKline. Negli Usa si sta invece cercando di accelerare la produzione delle piante di tabacco ogm utilizzare per produrre il siero Zmapp. La Food and DrugAdministration ha autorizzato anche la canadese Tekmira a sperimentare un vaccino anti-Ebola sugli essere umani. Nel frattempo le condizione di Teresa Romero, l’ infermiera spagnola contagiata, restano stabili. L’ Ue ha avviato il ponte aereo, che sarà gestito da militari, per evacuare il personale medico infettato verso gli ospedali europei in grado di curarli e ha già stanziato 180 milioni di euro per combattere l’ epidemia. E domani mattina si corre per Medici senza frontiere. Alle 10 la maratona organizzata da Anaao Assome contro Ebola, una gara di sette chilometri per professionisti e una passeggiata di due, per tutti gli altri. Il raduno è in piazzetta del Bel Respiro.
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