Patti chiari? Solo promesse da marinaio

Non piace ai Consumatori il progetto dell`Associazione Bancaria italiana (Abi) `Patti chiari allo sportello`.
Le banche, ricordano le associazioni di tutela degli utenti, devono recuperare credibilità, dopo le delusioni e i danni inferti ai risparmiatori, vedi il caso dei bond argentini e il caso Cirio.

In una nota scritta congiuntamente, le sigle di tutela sottolineano inoltre che non si tratta della prima operazione in nome della trasparenza.
Ma come le altre, continuano disincantati, `Patti chiari` si rivelerà come tutte le altre `una promessa da marinaio`.

Il progetto includeva informazioni chiare e trasparenti sulla concessione del credito, la gestione dei conti correnti ed l`individuazione degli investimenti.
All`Intesa dei consumatori, insomma, non va giù.

La fiducia perduta – scrivono Adusbef, Codacons e Federconsumatori – non può essere riconquistata da un giorno all`altro: con un osservatorio in grado di valutare se quello reso dalle banche sia effettivamente un servizio pubblico e non piuttosto un rapporto di impresa e se il credito viene concesso in maniera arbitraria o meno.

Per quanti sforzi abbiano fatto, le tre sigle non hanno individuato novità sostanziali, `ma solo un maldestro tentativo di marketing mediatico e a buon mercato`.

Un`operazione `di restyling` la definiscono.

Ma la cattiva immagine che le banche si sono guadagnate nei rapporti con gli utenti deve essere recuperata seguendo altre strade.

Innanzitutto prendendo le distanze da disinvolte operazioni effettuate allo sportello dalle banche associate, e poi mettendo in discussione i consigli negli investimenti.
Non mancano critiche alla modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, `effettuate con il semplice avviso sulla Gazzetta Ufficiale spesso con effetto retroattivo`.

Per non parlare, continuano senza mezzi termini le associazioni, delle commissioni sui servizi bancari, aumentate nel primo anno con l`euro del 13,1%.
`E` serio pretendere anche più di 1.000 euro per trasferire titoli dematerializzati accentrati presso Montetitoli da una banca all`altra, che corrisponde a farsi pagare a peso d`oro il costo di una e-mail?` conclude ironicamente il comunicato.