13 Gennaio 2002

Patentino della discordia

ROMA ? All`indomani del via libera alla riforma del codice della strada è il momento di tirare le somme. E se la sostanza del provvedimento può considerarsi promossa in calcio d`angolo (con il Codacons che chiede di inserire la patente per tutti a 16 anni), sui 150 chilometri all`ora si è alzato un muro di critiche all`indirizzo del ministro Lunardi.

Il muro

Persino l`ex sottosegretario Mauro Fabris, padre del casco obbligatorio e oggi vicepresidente della commissione Trasporti del Senato, «salva» il patentino obbligatorio per i motorini, a patto che sia per tutti e gratuito, ma sui 150 all`ora non transige: «In linea generale il codice varato dal governo risponde alla legge delega ? spiega Fabris ? ma c`è in più questa forzatura dei 150 km/h del ministro Lunardi, la cui attuazione è improbabile. Non siamo nelle condizioni di sicurezza per applicare questo limite. In più la variazione tra un tratto dove si può andare a 150 km/h e un altro dove si può andare a 130 km/h finisce per generare confusione. E, poi, solo un quarto della rete autostradale italiana è a tre corsie e al Nord in genere le condizioni atmosferiche non permettono questa velocità. Infine spetta alle concessionarie autostradali la decisione finale sull`aumento del limite e non lo faranno mai perché in caso di incidente le assicurazioni si possono rivalere su di loro se la strada non è perfettamente manutenuta».
C`è anche un altro aspetto, su cui Fabris con l`opposizione schierata promette battaglia fin da domani: il patentino per i motorini deve valere per tutti. Fabris considera «l`ennesimo cedimento alle case costruttrici dei motorini, la decisione di prevedere il patentino solo per i minorenni. E` assurdo che un cittadino maggiorenne che non ha mai preso la patente, o peggio ancora gli è stata ritirata perché è un criminale alla guida dell`auto, può andare per strada con il motorino o una microcar. Deve andare a scuola guida e studiare il Codice della Strada. Il livello di incidentalità dei motorini è tale che dimostra una diseducazione diffusa, che non fa salvo chi è maggiorenne. L`età non salva la pelle». E, proprio a proposito di microcar, Fabris va giù duro: «Sono pericolose per sé e per gli altri». E comunque, è meglio parlare di patenti prima che di guidare un`auto. La pensano così anche all`Asaps (l`associazione sostenitori amici della polizia stradale), dove però vengono ancora bocciati i 150 all`ora. «Di fatto, si potrà correre fino a 200 all`ora rischiando solo 131 Euro, in molti potranno permetterselo», sostiene il presidente Giordano Biserni. «Secondo le nuove regole ? prosegue ? la sospensione della patente scatterà proprio a 200 all`ora, in quanto al superamento di oltre 40 km del limite va aggiunto l`abbuono del 5% sulla velocità rilevata. L`elevazione del limite, anche per gli effetti psicologici trainanti, potrebbe vanificare molti buoni propositi», coltivati in passato anche dal ministro Enrico Ferri, padre dei 110 all`ora di antica (e burrascosa) memoria.

Il segnale

«I 150 all`ora mettono veramente a rischio vita e salute di chi usa la strada. E` il segnale che viene dato, infatti, ad essere pericoloso. Ritengo che questa iniziativa sia non solo rischiosa, ma anche e soprattutto diseducativa: speriamo che rimangano solo sulla carta». Caustico, infine, il commento dell`ex ministro Bersani. «Trovo sconcertante l`affermazione del ministro Lunardi a proposito dell`irrilevanza della velocità negli incidenti stradali. Non so da quale analisi abbia ricavato questa convinzione, ma la sua mi sembra una scelta ideologica, coerente all`idea di un governo che scambia la libertà con l`allentamento delle regole…».

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