22 Marzo 2008

Pasqua, sconti negli agriturismo per attirare i visitatori stranieri

Pasqua, sconti negli agriturismo per attirare i visitatori stranieri
Ma per i prodotti tipici i consumatori denunciano rincari

Dalla gita a cavallo alla scoperta dei musei rurali della campagna romana al pranzo in fraschetta. Per evitare una Pasqua-flop e riempire le casse, i ristoratori e gli albergatori della capitale corrono ai ripari e mettono in campo una serie di iniziative promozionali ed offerte in vista delle festività pasquali. Il calo del turismo c`è e sono soprattutto gli americani a rinunciare alla visita alla Città Eterna, a causa della debolezza del dollaro rispetto all`euro. “Negli agriturismi – spiega Toni De Amicis, presidente dell`Azienda Romana Mercati – le prenotazioni sono scese del 20% e molte aziende hanno deciso di abbassare i prezzi proponendo weekend e soggiorni scontati fino al 40%, un modo per attirare gli stranieri e far scoprire le eccellenze gastronomiche e paesaggistiche della campagna romana“. Una vera e propria rete di aziende agrituristiche che sul sito www. romaincampagna. it propone pranzi pasquali con prodotti tipici a prezzo fisso (dai 30 ai 45 euro), attività sportive, visite guidate e degustazioni. “Dopo Venezia – denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Roma è la città più cara e chi nei giorni di Pasqua deciderà di alloggiare per una notte in un hotel a tre stelle del centro storico spenderà in media 179 euro, circa 20 euro in più rispetto ad un albergo di Capri“. E anche il paniere degli alimenti tipici registra un`impennata dei prezzi. Secondo il Codici il costo dell`agnello negli ultimi giorni è aumentato del 15%, mentre Carlo Pileri, presidente dell`Adoc, sottolinea che “il prezzo della pizza pasqualina è salito del 73,6%, mentre per un uovo di cioccolato di marca si spende il 6,6% in più rispetto alle settimane scorse“. Sempre l`Adoc fa sapere, inoltre, che il 60% delle famiglie romane a Pasqua pranzerà a casa, anche perché nei ristoranti il conto sarà più alto del 7,1% rispetto al 2007, mentre nelle trattorie si pagherà il 16,6% in più. Ma per chi non intende rinunciare ai prodotti tipici, la soluzione arriva da alcune botteghe dove risparmio e convenienza sono una tradizione. Da “Dolce Maniera“ in via Barletta, ad esempio, le colombe artigianali costano 5 euro al chilo, mentre per le uova d`autore l`indirizzo giusto è “La bottega del cioccolato“ di via Leonina. Pacchi famiglia, promozioni e offerte speciali, infine, anche presso il punto vendita della cooperativa degli allevatori Testa di Lepre (via Fontanile di Mezzaluna), dove l`abbacchio della campagna romana viene venduto a prezzi convenienti.

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