22 Marzo 2008

Pasqua, l`Italia a dieta

Pasqua, l`Italia a dieta
Prezzi troppo alti, consumi alimentari giù del 3%.

È calata bruscamente a marzo la fiducia dei consumatori. L`indice, secondo quanto ha riferito ieri l`Isae nella consueta inchiesta mensile, è sceso a 99 da 102,8 di febbraio, attestandosi sui minimi degli ultimi 4 anni. Le conseguenze di questo diffuso pessimismo si fanno sentire sulla spesa: in occasione delle feste di Pasqua i consumi alimentari caleranno del 3% rispetto all`anno scorso, in termini quantitativi. Per contro, però, aumenterà del 4,5%, causa rincari, la spesa. La prima sorpresa delle uova di Pasqua è nel prezzo, cresciuto del 19% sul 2007. L`anno scorso, in base ai calcoli di Federconsumatori un uovo da 150 grammi di marca costava 5,90 euro; quest`anno 7,10 (+20,3%). Per uno di 220 grammi si pagano 9,80 euro, a differenza dei 8,29 euro del 2007 (+18,2%). Salgono del 10% anche i prezzi delle colombe. Il Codacons indica un prezzo medio di 5,30 euro rispetto ai 4,80 euro del 2007. Caro-Pasqua anche per gli automobilisti: spenderanno solo per i pieni circa 200 milioni di euro in più del 2007. Con i rincari di benzina e gasolio un rifornimento completo di verde oggi costa 5 euro in più e uno di gasolio ben 11,5 euro euro in più. Tornando al rapporto Isae, le opinioni dei consumatori sono nettamente più pessimiste rispetto allo scorso mese: gli indicatori relativi alla situazione corrente e alle attese a breve termine calano rispettivamente da 107,8 a 104,3 e da 96,6 a 93,5; quelli riferiti alla sola situazione personale e a quella economica generale del Paese scendono invece da 112,8 a 108,7 e da 82,3 a 78,2. A peggiorare drasticamente sono in particolare i giudizi sulla situazione economica corrente e le attese sulle possibilità di risparmio nei prossimi 12 mesi; cala fortemente anche la convenienza all`acquisto di beni durevoli. La quota di consumatori che giudica i prezzi “molto“ aumentati negli ultimi 12 mesi si porta sui massimi degli ultimi 4 anni; aumentano anche quanti ritengono che i prezzi continueranno ad aumentare al ritmo attuale nei prossimi 12 mesi, a scapito di quanti invece ritengono che rimarranno stabili sui livelli attuali. La fiducia peggiora in tutâ??e le ripartizioni territoriali; il calo è tuttavia particolarmente marcato nel Nord e nel Centro e risulta invece leggermente meno forte nelle regioni del Mezzogiorno. L`inchiesta è stata realizzata dall`Istituto di studi e analisi economica tra il giorno 3 e il giorno 14 del mese di marzo. Le valutazioni relative al quadro economico generale mostrano un forte deterioramento: i giudizi sulla situazione attuale dell`economia italiana peggiorano drasticamente, passando in termini di saldo da -118 a -132, sui minimi degli ultimi 14 anni (febbraio 1994); peggiorano anche le previsioni a breve termine (da -41 a -44) e quelle relative al mercato del lavoro (da 41 a 44 il saldo relativo alle attese sulla disoccupazione). Tornano anche ad aumentare fortemente i giudizi relativi agli andamenti dei prezzi negli ultimi 12 mesi, con il saldo che balza a 134 (da 119), massimo dal novembre 2003. Si consolidano infine le attese di aumenti consistenti anche per i prossimi 12 mesi (da 22 a 26 il relativo saldo). Peggiorano anche nettamente le indicazioni relative alla situazione personale degli intervistati: calano i saldi relativi alla situazione economica corrente e attesa della famiglia e si stabilizza su valori negativi quello relativo alla situazione del bilancio familiare. Scendono anche bruscamente le opportunità correnti e le possibilità attese di effettuare risparmi; i consumatori forniscono infine giudizi negativi circa la convenienza corrente e le possibilità future di acquistare beni durevoli. 22/03/2008 brutte sorpreseL`uovo aumenta del 19 per cento e le colombe rincarano del 10. Gli automobilisti spenderanno 200 milioni in più

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