Pasqua, in viaggio dieci milioni di italiani
Funestato dalla previsione di pioggia e neve al centro-nord, l’ esodo dei vacanzieri delle festività pasquali è in pieno svolgimento. Dieci milioni gli italiani in movimento di cui – calcola il Centro studi casa Cescat – sette utilizzeranno l’ autovettura. Traffico da «bollino rosso», dunque, da ieri pomeriggio su strade e autostrade, dove i mezzi pesanti non circolano dalle 8 alle 22 oggi, domenica di Pasqua, lunedì dell’ Angelo e anche dalle 8 alle 14 di martedì, in previsione dei rientri. Per far fronte ai disagi dei viaggiatori e per monitorare la rete viaria è stato attivato il Centro di coordinamento nazionale per la viabilità, mentre la polizia stradale ha dispiegato 1.450 pattuglie oltre ad aver adottato un piano di prevenzione e contrasto dei comportamenti di guida più pericolosi che prevede l’ utilizzo di 242 postazioni tutor per il controllo della velocità media; 70 misuratori di velocità in postazione fissa e mobile; 700 etilometri e 1200 precursori per il controllo dei conducenti. Più controlli, dunque, per far fronte a un traffico che dal pomeriggio di ieri si è andato intensificando senza però causare particolari problemi o disagi, secondo il gruppo Autostrade per l’ Italia e l’ Anas. Attese fino a tre ore – rileva il Cciss – al traforo del monte Bianco, verso l’ Italia, e code anche alla frontiera di Ventimiglia, mentre sull’ autostrada A1 tra Bologna e Firenze, in direzioni sud, le auto hanno spesso formato un unico serpentone. Ad approfittare del periodo di Pasqua per andare in vacanza sono 8,9 milioni di italiani (il 17,6 per cento della popolazione), contro i 6 milioni partiti nel 2009. Secondo l’ Osservatorio nazionale del turismo, sono 7,2 milioni (81,1 per cento) gli italiani che hanno scelto di restare in patria, mentre oltre 1,5 milioni andranno all’ estero, e circa 100 mila non hanno ancora deciso. Il periodo festivo inasprisce la nuova polemica sui rincari dei carburanti. E se le compagnie respingono ogni accusa di far scattare aumenti quando maggiore è la mole del traffico, le associazioni dei consumatori sono pronte a far partire esposti e denunce. In mezzo gli automobilisti italiani che in ogni caso si trovano a pagare per le vacanze pasquali 2010 circa 10 euro in più di media per ogni pieno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ieri il Codacons ha presentato un esposto perché i controlli della Guardia di finanza siano fatti nei distributori, per acquisire i documenti sui rincari dei listini e disporre il sequestro delle pompe. Ma per i petrolieri italiani si tratta «delle solite accuse lanciate per trovare facile visibilità.»
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