Parte il processo PopBari battaglia con gli azionisti
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fonte:
- La Gazzetta del Mezzogiorno
BARI. Già in tempi di pace, vista la precaria situazione in cui versa da circa 20 anni l’edilizia giudiziaria a Bari, sarebbe stato complicato trovare un’aula idonea per celebrare un processo con 250 avvocati e quasi 3.000 parti civili tra azionisti, risparmiatori, associazioni, ed enti. Figurarsi se a tutto questo si aggiungono le restrizioni previste dalle norme anti- Eppure, il Tribunale di Bari ce l’ha fatta. La seconda sezione penale (presidente Marco Guida) nei mesi scorsi ha dovuto ritagliarsi del tempo pure per effettuare sopralluoghi tra cinema e padiglioni fieristici. La scelta è ricaduta sulla sala 8 della del Centro congressi della Fiera del Levante dove da ieri il processo sulla gestione della Banca Popolare di Bari targata Jacobini ha trovato finalmente casa. Lì dove di solito si tengono (anzi, si tenevano) congressi e conferenze, il Tribunale al termine del processo (il contratto con Fdl prevede 60 udienze in un anno) stabilirà se, come contesta la Procura di Bari, gli ex amministratori Marco e Gianluca Jacobini (entrambi assenti) hanno falsificato per anni i bilanci e i prospetti, ostacolando l’attività di vigilanza di Bankitalia e Consob. La scritta «Aula Tribunale di Bari» su fondo blu campeggia su un totem fuori dall’ingresso All’interno si registrano le presenze. Misurazione della temperatura, mascherine sul volto, si prende posto sulle sedie distanziate nell’enorme salone da 200 posti, praticamente vuoto per oltre la metà. Dei 55 avvocati presenti, molti vengono da fuori Bari. Qualcuno è stato in passato in Fiera e, stupito dalla trasformazione in aula di fortuna, si lancia in qualche amarcord prima di accomodarsi in sala dove due file di tavoli sono riservati alla pubblica accusa e ai difensori degli imputati. All’ordine del giorno c’è la discussione sull’ammissione delle parti civili. L’avvocato Roberto Eustachio Sisto (studio Fps), con l’avvocato Giorgio Antoci difensore di Marco Jacobini, si oppone alla richiesta di oltre 80 azionisti o risparmiatori che a luglio 2020 avevano firmato una transazione con la Banca e che, di conseguenza, è la tesi, non possono più stare ancora nel processo penale. Contestate anche altre numerose altre costituzioni. A proposito di parti civili. Tribunale (presidente Guida, giudici Marilisa Moretti e Giovanna Dimiccoli) scioglierà anche il nodo sulla richiesta avanzata da Comune di Bari e Regione Puglia. Per l’avvocato Guido Carlo Alleva, insieme all’avvocato Giorgio Perroni, difensore di Gianluca Jacobini, essendo un processo su informazioni societarie che non rientrano tra gli scopi dei due enti, non c’è alcuna legittimazione, connessione. Insomma, alcun rapporto diretto che giustifica un eventuale danno. Di diverso avviso i pm Savina Toscani e Federico Perrone Capano che, insieme con il procuratore facente funzioni Roberto Rossi anche lui ieri in aula, hanno coordinato le indagini dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale di Bari. Regione Puglia e Comune di Bari – sostiene la Procura – hanno pieno diritto a costituirsi parti civili nel processo per «l’immagine e il decoro lesi dalle condotte» degli imputati e per «i danni dovuti alle ricadute sull’economia locale». Accusa e difese concordano invece sul fatto che la Nuova Banca post ciclone Jacobini, non abbia diritto a costituirsi, perché Popolare Bari, come persona giuridica, è imputata in un procedimento connesso relativo alle cosiddette «operazioni baciate». Dunque, non si può da un lato essere so- di avere violato le norme sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per presunti reati commessi dalle figure apicali, e dall’altro chiedere i danni agli stessi Jacobini. pm, infine, hanno insistito perché vengano accolte le richieste di costituzione delle associazioni (Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Adusbef, Associazione avvocati dei consumatori, Assocunsum, Unione nazionale dei consumatori), non dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Nelle prossime udienze del 20 e 27 aprile la parola passerà agli avvocati delle parti civili suddivisi per lettere (primo gruppo A- secondo gruppo M- per le repliche. Successivamente sarà discussa la richiesta di citazione come responsabili civili della stessa banca e anche di Consob, Banca d’Italia e della società di revisione Pwc avanzata da alcune parti civili.
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Tags: azionisti, Banca Popolare di Bari