Parentopoli, lo scandalo si allarga sugli sprechi
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fonte:
- l`Adige
ROMA – Soldi per assumere i manager ma non per mettere sotto contratto autisti che in azienda mancano, in particolare 139 potenziali conducenti già preselezionati ma mai presi dall’ Atac per «scadenza dei termini». E’ l’ accusa dei sindacati di base di Atac, Usb e Sul, che potrebbe aprire un nuovo capitolo dello scandalo che ha travolto l’ azienda che gestisce il trasporto pubblico nella capitale. E il Codacons ieri ha presentato un esposto in Procura proprio per chiedere indagini sul possibile nesso tra «le assunzioni clientelari per le quali sono state spesi molti soldi e disservizi e incidenti degli ultimi anni». E di un servizio poco consono parlano i sindacati di base denunciando proprio la mancata assunzione a settembre di 139 autisti che già avevano passato le «preselezioni della Praxi ma i cui contratti sono stati bloccati dall’ azienda che però ha preso dirigenti e manager». «Ad oggi gli organici degli autisti sono sottonumerari in tutti i depositi, stimiamo di mille persone, e i lavoratori sono costretti a turni massacranti per sopperire al fabbisogno dell’ azienda: non riescono ad andare in congedo e a prendere ferie», spiega il responsabile trasporti dell’ Usb Lazio, Roberto D’ Agostini. «Le assunzioni di personale conducente – spiega il sindacalista – non sono a chiamata diretta come per gli altri, ma si svolgono tramite selezione. E i sindacati forniscono i numeri: 150 mila giorni di ferie inevasi per gli autisti del trasporto pubblico romano, il 14% di chilometri percorsi, la garanzia di un servizio decente l’ estate scorsa solo perché il 30% dei conducenti ha rinunciato alle ferie. Il Codacons vede un nesso tra disservizi e assunzioni facili: «Bus costantemente in ritardo, vetture sporche e sovraffollate e ci sono stati anche alcuni gravi incidenti».
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