Parcometri «fuorilegge» senza Pos Corsa contro il tempo per adeguarli
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fonte:
- Corriere di Bologna
quasi metà delle 907 colonnine non sono aggiornate. il rischio ricorsi
Se non si può pagare il parcometro con il bancomat, allora si può sostare gratis. È questo il rischio contenuto nella legge di Stabilità 2016, scattata dal primo di luglio, che imporrebbe a tutte le amministrazioni comunali di permettere sempre il saldo della sosta anche con bancomat o carta di credito. Sotto le Due Torri quasi la metà dei 907 parcometri funziona ancora solo con le monetine: servono oltre 32.000 posteggi su strisce blu, ma rischiano di diventare «illegali» perché di vecchia generazione. Per ora Tper, che gestisce i beni e gli impianti di proprietà del Comune, sta cercando di adeguare progressivamente tutte le sue colonnine per parcheggiare sulle strisce blu. Ma ci vorrà del tempo. Al momento sono in funzione 177 parcometri dotati di Pos e altre 340 colonnine che consentono, in aggiunta, l’ utilizzo del Fastpay. Tutti gli altri apparecchi sul territorio comunale, pur garantendo comunque il saldo attraverso un’ app per dispositivi mobili, utilizzano solo le monetine e saranno aggiornati nel corso dei prossimi mesi. Senza fretta, però. Visto che, come ribadisce anche l’ azienda, la data di attuazione della legge (il 30 giugno scorso) non è valida senza un decreto. «Per la norma in questione del 28 dicembre 2015 non esiste ancora un decreto attuativo che consenta all’ ente locale di metterla in pratica. Quindi per ora non c’ è nessun obbligo e tutti i cittadini dovranno come sempre saldare la sosta, con il bancomat o senza bancomat», fa sapere il Comune di Bologna, che sottolinea come la tassa sul parcheggio vada comunque pagata, anche quando il parcometro è rotto e da regolamento se ne deve cercare un altro . «Tra l’ altro – rimarca Palazzo d’ Accursio – la legge di Stabilità si rifà a una norma del 2014 in cui di fatto si invitano i Comuni, ma non li si costringono, a rinnovare le proprie colonnine del parcheggio “anche” con il Pos». Non sono invece dello stesso parere le associazioni dei consumatori, che chiedono al governo Renzi e alle amministrazioni locali di fare al più presto chiarezza sulla questione. «Esiste una legge e in questi casi il Comune dovrebbe evitare di imporre delle sanzioni – ricorda Bruno Barbieri, presidente regionale del Codacons – se mi trovo nella situazione in cui non ho soldi ma ho solo il bancomat devo avere la possibilità di pagare, altrimenti ho il diritto di non farlo». Rimane però da capire come, davanti al giudice di pace, si possa poi dimostrare di aver avuto solo il bancomat nel portafoglio e neanche qualche monetina per pagare. «Il rischio che qualche consumatore se ne approfitti c’ è sempre – riconosce Maurizio Gentilini, presidente di Federconsumatori Emilia-Romagna – diventa però sempre più difficile contestare una multa e i tempi si allungano, ma l’ obiettivo dell’ amministrazione comunale deve essere quello di evitare i contenziosi. E quindi bisogna che si adegui presto alla norma» .
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