“Paranormal activity? E’ da vietare”
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fonte:
- L`Eco di Bergamo
Una scena di «Paranormal activity» Infuriano le polemiche sul film Paranormal activity , horror low cost di Oren Peli che sta totalizzando un record di spettatori in tutto il mondo, incalza Avatar anche nelle sale italiane e però preoccupa per i contenuti: ha provocato malori e attacchi di panico tra gli spettatori, soprattutto tra i minorenni. Il problema è proprio questo: il film in Italia è uscito senza alcun divieto, nemmeno ai minori di 14 anni. Il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi ha sottolineato che «si riserva una verifica sul film e di adottare provvedimenti necessari per tutelare i bambini». Secondo la responsabile dell’ Osservatorio media del Movimento genitori Elisabetta Scala «è necessario rivedere le modalità di giudizio con cui vengono assegnati i divieti, includendo limiti più specifici oltre a quelli per 18 e 14 anni, così come già attuato in altri Paesi». In America il film è uscito segnalato con una R, ossia vietato ai minori di 17 anni se non accompagnati da un adulto, in Inghilterra è vietato ai minori di 15 anni e in Germania e nei Paesi Bassi la visione è vietata ai minori di 16 anni. Il Moige giudica dunque «inadeguata la decisione della commissione competente dei Beni Culturali, le cui scelte hanno già fatto discutere in passato». Da ieri il Codacons sta studiando azioni legali a tutela degli spettatori minorenni del film, attualmente in programmazione nel nostro paese. Alessandra Mussolini, presidente della commissione parlamentare per l’ Infanzia e l’ adolescenza ha lanciato «un allarme in ordine alla proiezione del film, ad alto contenuto ansiogeno e non vietato ai minori, che sta provocando numerosi casi di attacchi di panico e di problemi psicologici tra i giovani».«Mi auguro che il ministro Bondi assuma provvedimenti urgenti», spiega la Mussolini. «Non credo che ormai si possa più vietare Paranormal activity , ma sicuramente vanno studiate forme di avvertimento, indirizzate in particolare ai genitori, affinché siano consapevoli dei rischi ai quali i figli vanno incontro». Da Napoli, in particolare, si segnala un boom di richieste di intervento al 118 tra i ragazzi rimasti scioccati dal film: il caso più grave, quello di una ragazzina di 14 anni, portata in ospedale in evidente stato catatonico.
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