Pallotta studia la Roma a 360 gradi
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fonte:
- Corriere dello sport
ROMA – Baldissoni e Monchi si danno il cambio. Il direttore sportivo parte oggi per Boston, mentre il direttore generale ripartirà subito dopo. Lo spagnolo sarà accompagnato da Guido Fienga e Francesco Calvo, rispettivamente Chief Operations Officer e Chief Revenue Officer. Pallotta vuole conoscere personalmente Francesco Calvo, il nuovo dirigente che si occupa del commerciale e che viene dalla Juve, dopo una breve parentesi al Barcellona. Calvo ha 41 anni ed è stato in passato direttore commerciale della Juventus per quattro anni. Precedentemente Calvo aveva fatto parte del management di Philip Morris International, dove ha lavorato nella Formula 1 e nel marketing legato al mondo dei motori. Dalla sua collaborazione Pallotta si aspetta di accrescere i ricavi del club a livello globale. Fienga e Calvo avranno modo di incontrare gli staff che lavorano nelle loro aree di competenza a Boston negli uffici della Raptor. Monchi, che ha trascorso il week end in famiglia prima di mettersi in viaggio, relazionerà Pallotta sulle strategie di mercato e sui prossimi colpi. La Roma sarà attiva anche nella sessione invernale. QUESTIONE STADIO. Baldissoni probabilmente non vedrà a Boston gli altri dirigenti, perchè già oggi si rimetterà in viaggio per l’ Italia. Ma la sua permanenza negli Stati Uniti è stata utile per fare il punto sul nuovo stadio della Roma. La giunta Raggi ha fatto ricorso al Politecnico di Torino per analizzare i flussi di traffico intorno allo stadio di Tor di Valle. Decisione che non è piaciuta ai consi glieri di minoranza. La relazione richiesta è stata secretata e gli specialisti del Politecnico si sono presi tre mesi di tempo per presentare il dossier, che potrebbe arrivare a gennaio. Ma la sindaca si augura che i tempi siano più brevi. Quello che chiede la minoranza è che l’ area in cui sorgerà la nuova infrastruttura deve essere adeguatamente dotata di nuove opere pubbliche. L’ aula Giulio Cesare, nella prima seduta di consiglio utile dopo la chiusura della Conferenza dei Ser Dopo Baldissoni arriva anche Monchi Dallo stadio si passa a parlare di mercato vizi, avrebbe dovuto votare la variante al Piano Regolatore Generale. Non è stato fatto ed ora la scelta procedurale seguita dall’ amministrazione è finita sotto la lente della magistratura. L’ accusa è di abuso d’ ufficio. C’ è un’ altra questione che Codacons ed il Tavolo della Libera Urbanistica avevano sottolineato nel loro esposto. L’ area dove dovrebbe sorgere il futuro stadio della Roma si trova sull’ ansa del Fiume Tevere. E’ quella una zona caratterizzata dal delicato equilibrio idrogeologico, come dimostrano le aree classificate R3 (elevato rischio) ed R4 (rischio molto elevato). In questi casi occorre quindi che il Piano di Assetto Idrogeologico modifichi la classificazione, prima di dare il via libera alle future edificazioni. g.d’ u.
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