PALERMO – Una donna di 63 anni è morta due giorni fa nel reparto di psichiatria dell`ospedale Cervello di Palermo, dove era ricoverata dal 17 agosto per effettuare alcuni accertamenti. Sul caso la procura di Palermo ha aperto un`inchiesta iscrivendo quattro medici nel registro degli indagati. I quattro medici indagati, “per un atto dovuto“ come spiegano gli investigatori, sono il primario del reparto e tre collaboratori. L`indagine si aggiunge a una lunga serie di inchieste aperte negli ultimi mesi in Sicilia per casi di sospetta malasanità. L`ultimo caso il 1° luglio scorso quando una donna di 47 anni è morta dopo un intervento di bendaggio gastrico al policlinico di Messina. Per il decesso della donna sono indagati per omicidio colposo dodici medici di tre ospedali. PATOLOGIA – Secondo la denuncia presentata dai familiari, ad A.S. sarebbero stati somministrati antidepressivi. I familiari sostengono che dopo l`assunzione dei farmaci la donna sarebbe entrata in uno stato di torpore dal quale non si è più ripresa. Il decesso è arrivato nella notte tra il 29 e il 30 agosto. Il marito e i figli hanno riferito che la loro congiunta non era affetta da alcuna patologia in particolare, eccetto l`assenza di un rene. La direzione sanitaria dell`Ausl 6 sostiene che “dai primi accertamenti non sembrano emergere responsabilità a carico del personale del reparto di psichiatria, dove è deceduta la paziente A.S. ricoverata per una probabile grave patologia correlata ad altra eziologia sulla cui natura erano già programmate altre indagini clinico-strumentali in ambito ospedaliero“. Tuttavia, la direzione sanitaria aziendale ha avviato un`indagine amministrativa per “approfondire la conoscenza dei fatti“. Il Codacons ha rivolto un appello al ministro della Salute, Livia Turco, affinché “metta in atto tutte quelle misure utili per rendere accettabile, se non efficiente, il servizio sanitario pubblico in Sicilia“.

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